Con un testo introduttivo di Antonia Arslan, a cura di Diletta Rostellato. Testi di Silvia Avallone, Isabella Bossi Fedrigotti, Contessa Lara, Grazia Deledda, Natalia Ginzburg, La Marchesa Colombi, Dacia Maraini, Ada Negri, Margherita Oggero. Il Natale è il ricordo di una «felicità possibile», una canzone, una promessa, anche un mazzo di rose per le scrittrici italiane dall’unità ad oggi, che qui raccontano il loro 25 dicembre. Contraddittoria «realtà sempiterna divina e umana», attraverso lo sguardo femminile ogni natale porta con sé ricordi, angosce, incomprensioni e dolori: dalle tinte fosche della Marchesa Colombi alle visioni di Grazia Deledda e Contessa Lara, dalle disillusioni di Natalia Ginzburg ai ricordi Di Dacia Maraini, Margherita Oggero e Isabella Bossi Fedrigotti. E quando non c’è nessun regalo da scartare, come accade ai personaggi dell’ultimo crudo e provocatorio racconto di Silvia Avallone, le rose di Natale dimostrano tutte le loro spine. pp. 144, euro 10, isbn 978-88-6857-147-4
Con oltre 200 immagini a colori. Panettoni, dischi, profumi, elettrodomestici, libri, dolciumi: Natale riesce sempre a rendere dolce e attraente l’attesa dei doni sotto l’albero. Un esperto di illustrazioni, dopo il successo di Auguri di buon natale, dedicato alle cartoline d’auguri, ha selezionato le pubblicità più belle che hanno fatto epoca e spesso sono espressione d’arte. Per non dimenticare che è stata la pubblicità a imporre Babbo Natale tutto vestito di rosso con una bibita in mano… pp. 200, isbn 978-88-6857-146-7
A cura di Fulvio Panzeri. «Non vi era posto per loro nell’albergo» si chiede il personaggio attuale di un racconto di Giuseppe Pontiggia, proprio come nella narrazione evangelica della natività. Dal resoconto di un viaggio in una Turchia inquietante all’immaginazione di una lettera dal paradiso scritta da chi di solito ne riceve molte con le richieste di regali, sono vari i modi per vivere un natale diverso, «fra dovere e libertà», perché «la storia non si ripete, si assomiglia». Un piccolo libro di un grande scrittore che confessa: «per me non c’è la fede ma c’è il mistero». A cura di Fulvio Panzeri. pp. 80, isbn 978-88-6857-148-1
Con un testo di Andrea Camilleri e una nota di Renato Guttuso, a cura di Filippo Maria Ferro. «Ne li occhi di Maria tutta la malinconia e la pena di me medesimo che pigliami a sera isguardando lo mare da la finestra» immagina Andrea Camilleri che Caravaggio annoti sul suo diario a Messina mentre dipinge l’Adorazione dei pastori, uno dei suoi capolavori in una Sicilia dove realizza un’altra Natività che sarà poi trafugata dalla mafia. La riscopre con altre suggestioni di buio e colori rossi questo piccolo libro a cura di un critico cresciuto sotto l’ala di Giovanni Testori, Filippo Maria Ferro. pp. 64, isbn 978-88-6857-149-8
Edizione accresciuta con autografi ritrovati, a cura di Roberto Cicala e Valerio Rossi. «Dàmmi il tuo Natale» chiede Clemente Rebora in un verso dei suoi ultimi anni di sofferenza fisica e spirituale: «Signore, dàmmi il tuo Natale / di fuoco interno nell’umano gelo». L’anziano poeta implora un segno che scaldi e sconvolga la «notte oscura» dell’esistenza e della sua «passione». Le pagine qui raccolte, con molti nuovi inediti, sono un ventaglio lirico e interiore aperto sul tema del Natale che unisce le lettere incandescenti negli anni giovanili dei Frammenti lirici (in cui rifiuta «di scarabocchiare gli inchinevoli auguretti di occasione») e le poesie cronologicamente lontane della tarda maturità ma spiritualmente molto vicine: «avrei bisogno di rispondere a domande – insomma qualcosa che investisse d’eterno l’attualità pratica». pp. 224, isbn 978-88-6857-105-4
A cura di Filippo Elli e Valerio Rossi. «Quell’allegrezza che io difficilmente proverò nelle feste» è il rammarico di Leopardi in una lettera al padre Monaldo tra quelle del periodo natalizio qui raccolte per la prima volta. Il poeta avverte la necessità di affetti, soprattutto nei giorni che precedono l’anno nuovo, e scrive per esempio all’amico Pietro Giordani: «Dimmi, dove troverò uno che ti somigli? Dimmi, dove troverò un altro ch’io possa amare?» da ragazzo aveva scritto a Recanati versi acerbi sulla nascita di Gesù («Nascesti alfin nascesti… sommo re bambino / di pace alto signor») ma nella maturità lo spirito muta i sentimenti verso la vita – «la miseria (fortuna) me la intorbidisce e incatena» – e l’unica consolazione è nella scrittura, tanto da indirizzare al fratello Carlo l’invocazione: «Scrivimi, se mi vuoi bene». pp. 96, isbn 978-88-6857-044-6
Con le illustrazioni originali di Bertall, traduzione di Marina Vaggi. A Natale la piccola Marie riceve in regalo un buffo schiaccianoci dalle sembianze umane e dai denti aguzzi, «un delizioso omino che, appoggiato malinconicamente al tronco dell’albero di Natale, aspettava silenzioso e impassibile che arrivasse anche il suo turno per essere visto». Subito diventa il giocattolo preferito della bimba, che insieme con lui vivrà fantastiche emozioni, avventurandosi nel regno delle bambole e sconfiggendo il malvagio re dei topi. Questa immortale fiaba natalizia, che ispirò Čajkovskij per il suo celebre balletto Lo schiaccianoci, è ora riproposta in una nuova traduzione, con le innumerevoli illustrazioni dell’edizione originale pubblicata da Dumas. pp. 200, isbn 978-88-6857-104-7
A cura di Valerio Rossi. «Mi sono alzato per scrivere alla luce del mattino che mi richiama alla mente dei piacevoli ricordi» scrive il 25 dicembre 1772 Goethe all’amico che ha sposato la ragazza desiderata invano e ispiratrice della donna amata dal giovane Werther. È la più lontana delle testimonianze epistolari qui raccolte per la prima volta e firmate da grandi scrittori come Baudelaire, Joyce, Tolstoj o Rilke secondo il quale «nella solenne ora di Natale, la più pacata dell’anno, la più misteriosa i desideri ancora ignari si tendono fino all’estremo e vengono per prodigio esauditi». pp. 112, isbn 978-88-6857-065-1
A cura di Patrizio Aiello. Itinerario all’interno del Louvre, il museo più visitato e amato al mondo, attraverso le straordinarie opere d’arte dedicate alla Natività: da Bernardino Luini a Rubens, da Giulio Romano a Fragonard, ecco celebrità e riscoperte che dal XIII al XVIII secolo offrono una rapida panoramica dell’evoluzione e del modo di intendere la Natività, perché come sosteneva Federico Zeri «l’arte è svelamento di un mistero, soprattutto a Natale».
Traduzione di Marina Vaggi. Torna con i disegni originali il racconto più celebre di un’autrice entrata nel mito. Il sarto di Gloucester, popolato dai topini tanto amati da Beatrix Potter e dai suoi lettori di ogni età, è una fiaba natalizia ispirata a una storia vera e pubblicata per la prima volta in forma privata nel 1903. «Al tempo delle spade, delle parrucche e delle lunghe giacche con i risvolti ricamati, quando i gentiluomini indossavano polsini increspati e panciotti di seta di Padova e taffeta con passamanerie dorate, a Gloucester viveva un sarto. Da mattina a sera sedeva a gambe incrociate su un tavolo alla luce di una finestra di una botteguccia in Westgate Street…». pp. 48, isbn 978-88-6857-167-5
Traduzione di Marina Vaggi. Sherlock Holmes nei giorni di Natale si trova con un cappello nero malconcio e una grassa oca bianca che contiene al suo interno una pietra azzurra rubata alla contessa di Morcar in un prestigioso albergo di Londra. Senza apparenti indizi il mitico investigatore sorprende ancora una volta, pagina dopo pagina, nel dedurre la storia, anzi le storie, di ordinaria follia dietro copricapo e animale, con un finale sorprendente in cui la giustizia trionfa ma senza la polizia…pp. 48, isbn 978-88-8212-983-5
A cura di Renato Minore. Racconti inediti di Paolo Di Paolo, Paolo Febbraro, Oliviero La Stella, Dacia Maraini, Renzo Paris, Antonio Pascale, Romana Petri, Aurelio Picca, Claudio Volpe. Con un testo finale di Raffaele La Capria. Storie mai lette di ordinaria festività natalizia ambientate nella città eterna: dalla Maraini a La Capria gli scrittori romani raccontano che cosa può esserci di emozionante nel trascorrere il Natale nell’urbe, il centro dell’Italia e, dicevano gli antichi, del mondo. In questa raccolta una Roma inedita durante le feste fra celebrazioni, nostalgia, laicità e spesso disincanto, diventa il luogo dove trovare (come scrive Renato Minore) «una grande o piccola o minima verità che è il segno del mutamento, della metamorfosi che può affiorare in modi diversi dentro di sé o nell’incontro con l’altro». pp. 96, ISBN 978-88-8212-977-4
Testo di Lope de Vega, a cura di Maria Antonietta Crippa, testo italiano e spagnolo. «Non è architettura, è poesia, vuole parlare» è stato scritto della facciata della Natività, l’unica completata da Antoni Gaudí per la celebre Sagrada Familia di Barcellona, uno dei capolavori del nostro tempo tra arte e fede. Tradizione e innovazione rendono unica al mondo quest’opera in cui «l’entusiasmo di una vitalità primaverile che non lascia un solo centimetro di pietra nuda inneggia al rinnovarsi natalizio del mondo intero, mentre le voluminose stalattiti di memoria gotica evocano il ghiaccio invernale», come spiega Maria Antonietta Crippa accompagnando il ricco itinerario fotografico del libro, in edizione bilingue in italiano e spagnolo. I versi del grande autore spagnolo Lope de Vega creano l’atmosfera poetica più adatta a cogliere «un borbottio di pietra che dice: è Natale!» pp. 88, ISBN 978-88-8212-978-1
A cura di Giuliano Vigini. Del “papa buono”, ora santo, le più belle pagine, alcune inedite, scritte e pronunciate nel periodo di natale durante un pontificato tanto breve quanto intenso. La festività del 25 dicembre è lo sfondo più adatto per trasmettere i valori essenziali della chiesa secondo Giovanni XXIII, il papa che inaugurò il concilio vaticano ii: sono i valori di unità, giustizia e, primo fra tutti, fratellanza, nell’idea che «la vera pace è tranquillità nella libertà». pp. 80, isbn 978-88-8212-979-8
«Il Natale fa rinascere in me l’idea della porta nera che mi attende» confessa Laura Pariani in questo piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato «subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia» tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall’altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, «per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere». Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s’intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo «uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare». pp. 96, isbn 978-88-8212-980-4
Illustrate da artisti contemporanei. Poesie di Natale e sul Natale che evocano sentimenti religiosamente antichi e infantili, secondo sonorità e immagini che stanno tra Alfonso Maria De’ Lguori e Guido Gozzano. Non senza fondersi con le suggestioni dialettali piemontesi e terragne di una tradizione a un tempo squisita e corporale tra nino costa e Pinin Pacòt. Ingenuità sapiente e consapevolezza letteraria – quantunque dissimulata – in un “canto di Natale” di grande raffinatezza che diciotto artisti commentano e accompagnano con le loro tavole originali e inedite: «il Natale ha guizzi di pace… il Natale ha ali di luce, bianca come un volo di cometa». pp. 72, isbn 978-88-8212-981-1