Libri di Giovanni Verga
Teatro II: drammi borghesi, frammenti di commedie e sceneggiature
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: XCVI + 712
Il volume raccoglie le prime due commedie verghiane, risalenti al periodo fiorentino, I nuovi tartufi e Rose caduche, insieme agli abbozzi delle opere teatrali non compiute e a quanto ci è giunto delle sceneggiature cinematografiche. Se i frammenti delle opere teatrali attestano un costante scambievole rapporto tra novellistica e teatro, la collaborazione con la nascente industria cinematografica offre una ulteriore testimonianza della concezione profondamente sperimentale che Giovanni Verga ebbe dell’arte.
Novelle rusticane
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: 512
Un'edizione critica con note filologiche che possono servire per nuove letture e interpretazioni. Il volume fa parte dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga, promossa dalla Fondazione Verga di Catania con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Vagabondaggio
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: L + 342
Nella nuova serie dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora la raccolta di racconti Vagabondaggio, nell’edizione critica a cura di Matteo Durante, condotta sulla base di tutto il ricco materiale manoscritto esistente e finora inedito. Il lavoro sul testo offre interessanti rivelazioni e permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga: piano editoriale e sottoscrizioni
Il marito di Elena
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXX + 258
Nella nuova serie dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora il romanzo Il marito di Elena, nell’edizione critica a cura di Francesca Puliafito, un romanzo nodale che si pone strategicamente tra I Malavoglia e il Mastro don Gesualdo. Il lavoro sul testo offre interessanti rivelazioni e permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.
Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga: piano editoriale e sottoscrizioni
Dal tuo al mio
Teatro
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: 314
«Non intendo fare un lavoro a tesi pro o contro il socialismo. Voglio rappresentare francamente e sinceramente degli uomini che agiscono in tali condizioni – e se vi riesco avrò fatto, quel che desidero, opera d’arte». Nel dramma Dal tuo al mio (1903) Verga ribadisce la teoria verista al di là delle posizioni ideologiche. È un ritorno al teatro importante, ma sofferto, per lo scrittore che non rinuncia alla sperimentazione più ardua puntando a una creazione artistica animata da spirito umanitario.
Una peccatrice
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXIV + 152
L'edizione critica di "Una peccatrice" di Giovanni Verga, testo ponte tra la prima e la seconda maniera verghiana
Primavera
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXVIII + 196
Le novelle d'amore della raccolta confermano lo sperimentalismo verghiano che spazia dal gotico di maniera delle "Storie del castello di Trezza" all’atmosfera bohémienne di "Primavera".
Dal tuo al mio
Romanzo
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LX + 140
La rappresentazione teatrale di "Dal tuo al mio" diventa romanzo
Carteggio con Federico De Roberto
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: XLII + 230
A differenza di quella tra Verga e Capuana, la relazione letteraria e umana tra Verga e De Roberto non ha finora goduto di quell’attenzione critica che solo una lettura integrale delle missive disponibili rende possibile. Di certo il ventennio che separa anagraficamente i due scrittori ha influito nel confinare la presenza di De Roberto a un ruolo minore nel rapporto con l’amico, ruolo che si è andato via via trasformando in quello di biografo “ufficiale”, mentre la relazione con Capuana si è sempre collocata su un piano di assoluta parità. La lettura integrale del carteggio restituisce in ogni caso l’intensità di un rapporto che, se non attinge alle manifestazioni di «fratellanza artistica e morale» che caratterizzano quello con Capuana, fornisce comunque un importante contributo per la conoscenza del Verga scrittore e lettore di testi altrui, a maggior ragione nei momenti in cui il giudizio critico si esercita su opere poste a distanza di una generazione.
Teatro I: Cavalleria rusticana, In portineria, La Lupa
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: CXXVI + 474
L’edizione critica mette in luce le dinamiche compositive dei due drammi rusticani del Verga
Eva-Frine
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: XCIV + 498
Il romanzo della ballerina e del pittore ci viene restituito da questa edizione critica
Abbozzi di romanzi: La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni, L’uomo di lusso
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXXXVIII + 104
Per Verga il completamento del ciclo dei Vinti fu un impegno quasi ventennale alla ricerca di nuovi strumenti narrativi in grado di rappresentare la dissociazione interiore e il vuoto morale dei ceti dominanti della società borghese. Gli Abbozzi di romanzi raccolgono tutti i documenti superstiti di quel progetto incompiuto che divenne un caso letterario tra fine Ottocento e primi del Novecento e che condusse il vecchio Verga a chiudersi infine in un accigliato silenzio.