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Carteggio con Federico De Roberto

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Carteggio con Federico De Roberto
Titolo Carteggio con Federico De Roberto
Autore
Curatore
Argomento Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...) Epistolari
Collana Biblioteca letteraria dell'Italia unita, III.2
serie Epistolario
Marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
Formato Libro Libro
Pagine XLII + 230
Pubblicazione 2025
ISBN 9788868575137
 
30,00 28,50

 
risparmi: € 1,50
Spedito in 2-3 giorni

A differenza di quella tra Verga e Capuana, la relazione letteraria e umana tra Verga e De Roberto non ha finora goduto di quell’attenzione critica che solo una lettura integrale delle missive disponibili rende possibile. Di certo il ventennio che separa anagraficamente i due scrittori ha influito nel confinare la presenza di De Roberto a un ruolo minore nel rapporto con l’amico, ruolo che si è andato via via trasformando in quello di biografo “ufficiale”, mentre la relazione con Capuana si è sempre collocata su un piano di assoluta parità. La lettura integrale del carteggio restituisce in ogni caso l’intensità di un rapporto che, se non attinge alle manifestazioni di «fratellanza artistica e morale» che caratterizzano quello con Capuana, fornisce comunque un importante contributo per la conoscenza del Verga scrittore e lettore di testi altrui, a maggior ragione nei momenti in cui il giudizio critico si esercita su opere poste a distanza di una generazione.

 

Biografia dell'autore

Giovanni Verga

Giovanni Verga
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, è il massimo esponente del Verismo, uno dei maggiori scrittori nella storia della letteratura italiana, letto e studiato a scuola. La sua prima formazione romantico-risorgimentale si svolse a Catania, dove, abbandonando gli studi giuridici, decise di dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Trasferitosi a Firenze nel 1865 compose i suoi primi romanzi Una peccatriceStoria di una Capinera. Successivamente a Milano frequentò l’ambiente degli Scapigliati e in seguito alla scoperta del naturalismo francese maturò la sua svolta decisiva verso il Verismo che sarà segnato dai racconti e dai romanzi di ambiente siciliano come Vita dei campi, 1880; I Malavoglia, 1881; Novelle rusticane, 1883; Mastro don Gesualdo, 1889. Lo scrittore credette nel progresso ma si interessò ai vinti e ai deboli, con una visione della vita tragicamente pessimistica, in antitesi con l’ottimismo imperante nei suoi tempi. Morì a Catania nel 1922.
Di Giovanni Verga Interlinea pubblica l'Edizione nazionale delle opere in collaborazione con la Fondazione Verga di Catania (www.fondazioneverga.it

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