Aspettando Bookciak Legge 2025. La terzina dei libri in gara

«Completa la terzina In absentia di Alessandro Canzian, Interlinea. Quale fuga è possibile da un mondo che crolla sotto il peso della sua stessa storia? I versi di Canzian si presentano come un’analisi impietosa di un’ Europa composta di paesaggi che perdono la loro natura ed estetica rurale per lasciar spazio a capannoni industriali. Dove il paesaggio e la storia, in una ipotetica guerra, sono al contempo aggressori e vittime di una realtà più grande di loro. Alessandro Canzian tratta dell’assenza di Dio e dell’Uomo (e della sua umanità). Ma alla stesso tempo della possibilità di vita e futuro proprio grazie all’inesistenza del bene e alla troppa esistenza della desolazione. Il ritorno alla natura si evince dalla forte presenza di animali che quasi profetizzano un futuro altro possibile nonostante l’annegamento del presente».
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In absentia
di Alessandro Canzian
editore: Interlinea
pagine: 96
In absentia è una raccolta in cui il titolo funge da chiave di lettura dell’opera «ma senza svelare il mistero»: il poeta, affacciato sul mondo, si assenta. Le sue sono poesie dell’estrema attenzione. «Come i dream-catchers nelle tradizioni degli indiani della costa nordamericana erano piccoli strumenti per afferrare i nostri sogni fugaci, le piccole poesie di Canzian sono come trappole per topi intessute di rimandi interni. Con la leva del linguaggio depositano pezzi di vita, di storia, di sentimenti e di pensieri; arriva il presente e si chiude la trappola. La presenza diventa assenza intensa e corpo fantasmatico» (dalla nota di Martin Rueff).
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