Un Natale di guerra a Gaza nel segno della speranza con le testimonianze del Patriarca Pizzaballa e le parole di papa Francesco
Da "buongiornonovara.com" su Natale di guerra a Gaza a cura di Valerio Rossi e Ibrahim Nino.«Perché il Natale è proprio questo, è Dio che si fa umanamente presente, e che apre il nostro cuore ad un nuovo modo di guardare il mondo»
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Natale di guerra a Gaza
Interviste, omelie e immagini
a cura di Papa Francesco Jorge Bergoglio, Ibrahim Nino, Pierbattista Pizzaballa, Valerio Rossi
editore: Interlinea
pagine: 112
«Qui Dio piange con gli occhi dei bambini» ha detto padre Gabriel Romanelli, di recente ferito negli attacchi alla chiesa cattolica di Gaza. È una terra devastata dal dolore e dalla morte. Qual è il senso del Natale in una situazione di questo genere in cui tutto sembra portare alla disperazione? Sono raccolte in queste pagine testimonianze che ci giungono dalla città di Gaza, dove nonostante tutto non si vuole cedere alla disperazione. È una piccola comunità sempre all’opera quella che vive il ricordo della natività in questa città, sostenuta dalla certezza – espressa dal patriarca Pizzaballa – che «un bambino è nato per noi e ha riempito di speranza la storia e il mondo intero» e che «dobbiamo custodire i nostri cuori per essere capaci di ricostruire». Il ricavato è devoluto alla parrocchia di Gaza.Con testi del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e di papa Francesco









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