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Letteratura (narrativa, poesia, saggistica...)

Libri di letteratura italiana e straniera, poesia italiana, straniera e in dialetto, saggistica letteraria, saggistica di letteratura per l'infanzia, lingue e linguistica, teatro, epistolari, memorie e biografie, romanzi, classici della letteratura e novità: scopri il nostro catalogo

Teatro II: drammi borghesi, frammenti di commedie e sceneggiature

di Giovanni Verga

editore: Interlinea

pagine: XCVI + 712

Il volume raccoglie le prime due commedie verghiane, risalenti al periodo fiorentino, I nuovi tartufi e Rose caduche, insieme agli abbozzi delle opere teatrali non compiute e a quanto ci è giunto delle sceneggiature cinematografiche. Se i frammenti delle opere teatrali attestano un costante scambievole rapporto tra novellistica e teatro, la collaborazione con la nascente industria cinematografica offre una ulteriore testimonianza della concezione profondamente sperimentale che Giovanni Verga ebbe dell’arte.  

La traduzione del testo poetico

Tra XX e XXI secolo

a cura di Franco Buffoni

editore: Interlinea

pagine: 440

I maggiori autori e studiosi della traduzione letteraria sono raccolti in un libro di riferimento a cura di Franco Buffoni, tra i massimi esperti del settore a livello europeo. Da Bonnefoy e Sanesi a Bacigalupo, Magrelli e Gardini, sono messi in luce i diversi aspetti del tradurre, nell’idea che occorra comprendere e monitorare «il concetto di costante mutamento e trasformazione che è delle lingue e della traduzione, come metafora del nostro esistere».  

Poepica

di Sergio Pozzi

editore: Interlinea

pagine: 96

Poepica è un viaggio tra lirica ed epica, dove versi e prose si alternano in venti brevi capitoli punteggiati da aforismi affilati. Sergio Pozzi intreccia ironia, riflessione e immagini potenti in una scrittura densa, volutamente ermetica, che invita il lettore a diventare parte attiva del testo. Come afferma l’autore: «ritengo che chi scrive non dovrebbe mai dire tutto, al fine di consentire un apporto personale al lettore, possibile parte attiva di un libro».

Ën viagi vers le isole Svalbard

In viaggio verso le isole Svalbard

di Giancarla Pinaffo

editore: Interlinea

pagine: 72

In Ën viagi vers le isole Svalbard, l’autrice ci guida in un percorso lirico che esplora il paesaggio dell’anima attraverso la concretezza del mondo naturale. Ogni poesia racconta il mondo attraverso la lingua della natura: frutti, fiori, ortaggi diventano metafore di identità, radici e resistenza. Le isole Svalbard, lontane e gelide, sono il punto di fuga di una geografia interiore che custodisce, resiste e immagina, in cui la parola poetica diventa seme da preservare.

Dalle finestre di questa casa

Vassalli a Pisnengo negli anni della Chimera

a cura di Sergio Negri, Ezio Piantanida

editore: Interlinea

pagine: 108

Sebastiano Vassalli (1941-2015) ha avuto un legame profondo con il territorio novarese e in parte anche con la piccola frazione di Pisnengo, nel nostro Comune di Casalvolone, dove ha vissuto dal 1982 al 1993.Abbiamo desiderato molto avere una testimonianza sulla sua presenza nella canonica della chiesa di Santa Maria Assunta affittata nella nostra frazione.L’idea di confezionare questa pubblicazione è giunta occasionalmente da Claudio Balzaretti, che aveva recuperato alcune lettere che lo stesso Vassalli aveva definito «pisnenghesi», archiviate all’Università di Siena. Abbiamo poi incaricato Sergio Negri di recuperare parte del materiale e di scrivere una sintesi della vita e delle opere di Sebastiano Vassalli. Infine abbiamo coinvolto Paola Todeschino, vedova Vassalli, che ci ha suggerito di rivolgerci a Roberto Cicala, editore di Interlinea di Novara, che ha avuto lunghi rapporti con lo scrittore.Quelli di Pisnengo sono anni importanti, perché si riferiscono al periodo in cui Vassalli scrive i primi romanzi che gli danno un fama non soltanto nazionale. Soprattutto compone il suo capolavoro, La chimera, vincitore del premio Strega nel 1990 e tradotto in moltissime lingue, ambientato nel Seicento in questa pianura da lui amata.Nel decennale della prematura scomparsa la nostra piccola comunità desidera rendergli omaggio con queste pagine, con l’intento che parole e immagini raccolte restino un segno duraturo di un rapporto fecondo. Un segno inedito di questo legame lo ha riferito la moglie dello scrittore durante gli incontri di preparazione per la presente pubblicazione: in una sua lettera qui riprodotta scriveva infatti che quando sarebbe morto avrebbe voluto che sulla sua lapide fosse scritto «Sebastiano Vassalli, pisnenghese».Per noi la sua presenza resta un momento da ricordare negli annali di storia locale, anche grazie alla letteratura che lascia indelebile sulla carta le storie di chi ci ha preceduto tra rogge e risaie: è un capitolo che ci rende orgogliosi e che ci aiuta a rafforzare il senso di appartenenza e le radici in un territorio fedele alla tradizione, ora come allora ospitale e proiettato verso il futuro. Ezio PiantanidaSindaco di Casalvolone, provincia di Novara

Le scritture imprevedibili di Alfredo Giuliani

Autografo 73

rivista: Autografo

pagine: 192

«M’è sempre successo di spostarmi, in tutti questi anni, da una forma di poesia a un’altra» – ha detto una volta Giuliani – «probabilmente non per seguire una poetica, ma per carattere, per impulso di carattere. Non riuscirei mai a scrivere un intero libro di sonetti o un poema epico. Le variazioni della stessa forma, dello stesso tema, mi stancano e anzi in certi casi mi annoiano veramente a morte». Questo fascicolo di “Autografo” è un tentativo a più voci di mappatura delle attività molteplici dell’autore, nel suo zigzagare tra letteratura, teatro, radiofonia, collaborazioni con artisti visivi, traduzione, critica e saggistica. Con saggi e contributi di Luigi Ballerini, Emiliano Ceresi, Andrea Cristiani, Federico Francucci, Sara Gregori, Caterina Miracle Bragantini, Giovanna Lo Monaco, Samuele Maffei, Giacomo Micheletti, Federico Milone, Noemi Nagy, Ugo Perolino, Chiara Portesine, Luca Stefanelli.

Dux

Casanova in Boemia

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 128

L’autore della Chimera racconta gli ultimi atti di Giacomo Casanova nel castello boemo di Dux. Qui l’anziano diplomatico e grande amatore esoterista alterna la scrittura delle sue memorie ai litigi con gli altri ospiti, che parlano tedesco e che lui non capisce. Vassalli propone una storia originale e ironica di passione e di odi di un italiano esemplare vissuto trecento anni fa: «Casanova non vuole cambiare un mondo che ha amato fino alla spasimo, e che gli sembra bellissimo così com’è, con tutti i suoi pregiudizi e con tutte le sue ingiustizie… non vuole eliminare l’idea di peccato, vuole che esistano i peccati per commetterli». Ma il vecchio Casanova sarà salvato dalla letteratura. Nuova edizione a tiratura limitata. Con inediti e un saggio di Roberto Cicala.

Firenze e Geraci, luoghi di-versi

366 sonetti

di Mario Messineo

editore: Interlinea

pagine: 400

Firenze e Geraci, luoghi di-versi è un diario in versi, un atlante affettivo in 366 sonetti che raccontano due geografie dell’anima: la Firenze d’adozione e la Geraci dell’infanzia, luoghi complementari dove l’identità si rifrange e si compone. Con lingua limpida e musicale, Mario Messineo intreccia memorie familiari, paesaggi interiori con riflessioni sul tempo e sul senso di appartenenza.

Rivisitazioni

di Mario Moroni

editore: Interlinea

pagine: 104

In Rivisitazioni l'autore rielabora, attraverso una sperimentazione linguistica, lessicale, e fonico-ritmica, tre opere della letteratura classica, le Georgiche di Virgilio, il Prometeo incatenato di Eschilo e Le Metamorfosi di Ovidio, individuando in esse temi, personaggi e valori che le ricollegano al tempo presente, proiettandole in una dimensione di contemporaneità: se Prometeo «non rinuncia / a dubitare di un improbabile centro, di una saggezza centrale», noi «siamo poi tutti così pronti a vedere, vedere per capire, capire per mettere in atto / il dubbio»?

Elegie padane

di Piero Bini

editore: Interlinea

La trilogia Elegie padane di Piero Bini è un’opera letteraria che intreccia memoria e narrazione, restituendo con tocco lirico e ironico la vita quotidiana, i paesaggi e i drammi sommessi della pianura padana del Novecento. Attraverso un linguaggio denso di evocazioni sensoriali e un tono che alterna la malinconia alla leggerezza, l’autore costruisce un affresco umano e storico che attinge sia alla memoria personale sia al patrimonio collettivo di una comunità rurale e postbellica. Cofanetto di 3 volumi.

La chiamavano Cinquemila

Una brutta storia di provincia a cavallo del ’68

di Anna Lavatelli

editore: Interlinea

pagine: 132

Mentre il ’68 infiamma i giovani d’Europa, in un paese della pianura lombarda regna calma piatta. Ma non tutto è come sembra. Lo scoprirà la protagonista, quando la morte per annegamento di una prostituta diventa per lei una opportunità per farsi strada nel giornale con cui ha cominciato a collaborare. Ma il direttore non vuole chiasso sul tema e quando le indagini si chiudono fin troppo rapidamente, la ragazza prosegue per proprio conto, spinta da un sentimento di pietà per una donna che molti in paese chiamavano semplicemente «Cinquemila» (quanto faceva pagare i suoi clienti) e della quale a nessuno importa come e perché sia morta. C’è dell’altro: vuole dimostrare a se stessa di poter andare fino in fondo proprio quando agli altri non interessa più. Da una grande scrittrice premio Andersen un romanzo di formazione young adult tra passioni giovanili e tensioni sociali che si tinge di giallo.

Nel nome del male

Da Lady Macbeth a Stanley Kubrick

di Franco Buffoni

editore: Interlinea

pagine: 176

«Il genere umano non odia mai tanto chi fa il male, né il male stesso, quanto chi lo nomina» ha scritto Leopardi. Questo libro, che arriva fino all’attentato del Bataclan e alla tragedia delle guerre attuali, si apre con il gioco perverso tra Macbeth e Lady Macbeth: chi osa di più nel proporre la realizzazione di un male sempre maggiore; e chi crollerà per primo. Dal rapporto, fino allo sfacelo, tra Rimbaud e Verlaine, agli estremi malvagi di Ivan Karamazov: «ma Dostoevskij sarebbe stato troppo geometricamente teorico per questo libro: così siamo riusciti, non senza fatica, a tenerlo lontano, senza cedere alla tentazione di metterlo al centro della riflessione, facendoci da lui dettare la linea».

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