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Storia

Libri di storia medievale, storia moderna, storia della Chiesa, storia e cultura locale di Novara e del Piemonte Orientale, saggi, testi e atti per lo studio e per l'università. Saggistica, memorie e biografie, documenti e testimonianze, epistolari: scopri il nostro catalogo.

Novara medievale

Cinquant'anni di studi sulla storia tra Ticino e Sesia

di Giancarlo Andenna

editore: Interlinea

pagine: XIV+458

Giancarlo Andenna ci racconta la Novara del Medioevo attraverso cinquant’anni di attività di storico e accademico, per la prima volta raccolti in un unico, prezioso volume. Lo sguardo dell’autore si posa dapprima sul territorio in cui Novara si sviluppa in questi secoli, caratterizzato da due fiumi, Sesia e Ticino, dai laghi Orta e Maggiore, dai torrenti e dalla vasta pianura verde che pian piano sfocia nelle colline fino al Monte Rosa. Da qui lo sguardo scavalca le mura e indaga l’evoluzione della città da vari punti di vista: politico, con l’avvicendarsi delle varie dominazioni italiane ed europee dopo la perdita dell’indipendenza del Comune; militare, con le numerose guerre di cui Novara è stata testimone come luogo nevralgico del territorio piemontese; economico, con lo sviluppo delle industrie, in particolare quella calzaturiera; ma soprattutto estetico, con il racconto di come Novara abbia nel corso dei secoli assunto l’aspetto che oggi possiamo ammirare camminando per le sue vie. Infine lo sguardo dell’autore (già docente in Università Cattolica e oggi accademico dei Lincei) ci accompagna a conoscere il mondo religioso di quel tempo, caratterizzato dalle grandi figure dei vescovi − che per molti anni hanno guidato la vita politica e spirituale della città −, dalle chiese, dagli ospedali per i poveri e i pellegrini, dalle abbazie e dai monasteri posti fuori dalle mura. Un volume fondamentale per conoscere la storia di una città che in quei secoli «perse il suo provincialismo, e la sua classe dirigente poté confrontarsi alla pari con i massimi esponenti della vita politica europea».

Affaire Tortora

Un caso italiano di ingiustizia e odio

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 80

«Chiedo: come mai l’Italia è caduta addosso a lei e non, che so, a Pippo Baudo? Si stringe nelle spalle. Dice: “Tutto comincia a Portobello. Portobello era una trasmissione popolare, di annunci economici... viventi. Arrivai a toccare il più alto indice di ascolto che la Rai avesse mai registrato: 28 milioni di spettatori. Ricevevamo, in media, duemila lettere al giorno. Nel 1979 ci fu un contenzioso con un certo Domenico Barbaro che in realtà era il futuro pentito della camorra e mio accusatore Pandico, per un pacchetto di centrini fatti dai detenuti nel carcere di Porto Azzurro”». Un’intervista a Enzo Tortora di Sebastiano Vassalli riemerge dagli archivi con i documenti del Libro bianco del processo, a 40 anni da una delle maggiori ingiustizie dell’Italia contemporanea.

Kennedy, Dallas 1963

L’assassinio del presidente nella stampa italiana

a cura di Giovanni A. Cerutti

editore: Interlinea

pagine: 184

La notizia dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy si abbatté inattesa sul mondo intero, provocando sconcerto e inquietudine. La figura del giovane presidente alla guida della potenza egemone sembrava prefigurare un mondo che si lasciava per sempre alle spalle povertà e violenza. Ma il 22 novembre 1963 a Dallas tutto parve spezzarsi. Per la prima volta sono raccolti gli articoli delle migliori firme del giornalismo italiano usciti nei giorni successivi la morte del presidente per restituire quello sconcerto e quell’inquietudine. Attraverso le riflessioni, tra gli altri, di Enzo Biagi, Luigi Salvatorelli, Furio Colombo, Alberto Ronchey, Paolo Monelli ed Eugenio Scalfari si delineano i caratteri di una società in piena trasformazione, che sull’onda del recente impetuoso sviluppo economico vedeva nel modello dell’America kennediana una prospettiva e un sicuro punto di riferimento. Testi di Enzo Biagi, Mauro Calamandrei, Furio Colombo, Giulio De Benedetti, Aldo Garosci, John F. Kennedy, Raniero La Valle, Giuseppe Lazzati, Paolo Monelli, Piero Ottone, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Alfio Russo, Luigi Salvatorelli, Eugenio Scalfari, Ugo Stille, Bernardo Valli

Le ali del Piemonte

Tracce di storia dell’aeronautica militare e dell’industria del volo (1909-2023)

a cura di Gianni Mancuso

editore: Interlinea

pagine: 164

Questo volume, nato in occasione del 100° anniversario dell’Aeronautica Militare, documenta l’omonima mostra ospitata nel Broletto di Novara nel mese di ottobre 2023 ed è focalizzato sul territorio piemontese. Il percorso racconta al visitatore gli eventi, i personaggi, i record, l’attività industriale, i pionieri, così come la febbre per il volo e – fatto poco noto – il coinvolgimento delle donne nelle attività aviatorie. Attraverso il racconto di tante storie personali e di reparto si cerca quindi di raccontare, seppur a livello regionale, in modo frammentato e per sommi capi, una parte della Storia dell’Aeronautica Militare. «È impossibile concepire una storia dell’aviazione italiana senza il Piemonte, la regione nella quale il 13 gennaio 1909 fu costruito e volò il primo aereo italiano e nella quale si costruiscono oggi il caccia supersonico F-2000 Eurofighter e l’ancor più affascinante F-35A a bassa osservabilità» (Gregory Alegi) Con oltre 250 immagini d’epoca

Armeno, Coiromonte, Sovazza

Storia di una comunità e del suo territorio

editore: Interlinea

pagine: 304

Esplorazioni del territorio, memorie personali, documenti d’archivio, libri, giornali: tutte le fonti disponibili sono state indagate per fornire un quadro il più ragionato e completo possibile delle vicende storiche di Armeno e della sua comunità. Gli aspetti esaminati comprendono il territorio, l’economia, la società, l’amministrazione, la religiosità e l’arte. Dai flussi migratori ai monumenti civili e religiosi, dall’età moderna ai giorni nostri passando per Napoleone e il ventennio fascista, lo sguardo d’insieme che emerge è in grado di restituire un’identità profonda ai cittadini di Armeno, Coiromonte e Sovazza e una chiave di lettura articolata ai molti ospiti di un territorio ricco non solo di fascino naturalistico, ma anche di storia. Testi di Maria Grazia Cereda, Laura Chironi, Valerio Cirio, Michelangelo Di Cerbo, Renzo Fiammetti, Francesca Garagnani, Alberto Gemelli, Renato Negro, Angela Palmaro, Francesca Pirovano, Alberto Temporelli, Angelo Vecchi

Zixu 5

Studi sulla cultura celtica di Golasecca

rivista: Zixu. Studi sulla cultura celtica di Golasecca

pagine: 208

«La comunità di Sesto Calende ha una particolare responsabilità, non da oggi, ma da lungo tempo, nei confronti di una sua caratteristica distintiva che, fra poche e diverse, la rende più ricca di altre: la fortuna di avere custodito per secoli nel suo sottosuolo le prove tangibili dell’insediamento di una civiltà antica, complessa e avanzata. A questa condizione fortunata ha invero risposto un adeguato e non scontato impegno di tanti benemeriti che negli anni hanno creato, mantenuto e ampliato il nostro Civico Museo Archeologico. Un processo di nascita e crescita non facile che ha trovato un terreno fertile nel sostegno attivo di studiosi e istituzioni. Questo terreno va comunque continuamente coltivato da parte di tutti gli attori interessati e la prova è che il Museo non è oggi solo un luogo di conservazione di reperti (sarebbe comunque già molto) ma anche di attività culturali e di azione attiva di tutela e valorizzazione del patrimonio, produttiva di nuove scoperte; la prova, dicevo, è nelle numerose iniziative che nascono dalla presenza del Museo stesso e dalle personalità che lo animano e curano con passione e competenza. Una di queste iniziative, di grande interesse per l’oggi e per le generazioni future, è certamente questa collana di studi sulla cultura celtica di Golasecca che è di inusuale ricchezza e valore per le possibilità che sono mediamente nella disponibilità di una comunità come la nostra. Questo grande valore dell’iniziativa e del suo mantenimento in questi anni difficili – soprattutto per discipline che non beneficiano della ribalta mediatica se non in casi eclatanti e presto dimenticati, ma che costituiscono la “struttura profonda” e il significato vero dell’identità culturale italiana ed europea – deve essere riconosciuto e sostenuto nel migliore dei modi e da tutti noi». (Edoardo Favaron, assessore alla Cultura Città di Sesto Calende)

Diario fotografico di un alpino sul Don

Vita quotidiana durante la campagna di Russia (1942-1943)

di Pasquale Grignaschi

editore: Interlinea

pagine: 160

Gli scatti e le più drammatiche pagine dello straordinario diario fotografico di un alpino sul Don, con un testo di Mario Rigoni Stern. La storia di un ufficiale del IV battaglione Genio della Divisione alpina Cuneense e della sua Zeiss Ikon con dieci rullini e un taccuino: una documentazione fotografica unica nel suo genere sulla disastrosa spedizione dell’ARMIR, dalle tradotte dell’estate 1942 alla catastrofe dell’inverno e alla ritirata conclusasi 80 anni fa nell’estate del 1943. Scrive Rigoni Stern: «Erano tutti sui vent’anni – come diceva una canzone che cantavamo – “E le loro vite / non tornano più”». Servono libri come questo per non dimenticare.

Il papato di Vittore III

Politica ed ecclesiologia

di Enrico Veneziani

editore: Interlinea

pagine: 112

L’appellativo di «papa di transizione» sembrerebbe a prima vista appropriato per descrivere il breve pontificato di Vittore III. Si potrebbe quasi dire che l’attenzione che Vittore III ha ricevuto sia stata direttamente proporzionale alla brevità del suo pontificato. Ma chi fu Vittore III? È possibile parlare di età vittoriana? Quale fu la sua importanza per lo sviluppo e la costruzione del papato del pieno medioevo? Queste sono alcune delle domande che ci guidano in questo libro, nato proprio attorno all’idea di esaminare alcuni aspetti del pontificato vittoriano che ebbero ripercussioni sui successivi sviluppi delle riforme. La scelta di Vittore quale pontefice imprimerà un imprevedibile e imprevisto indirizzo alle riforme, proseguito anche dai suoi successori, che ovviamente lo adatteranno alle loro sensibilità e al contesto in cui si troveranno a operare.

Curiosando tra i libri degli Este

Le biblioteche di corte a Ferrara da Nicolò II (1361-1388) a Ercole I (1471-1505)

di Antonia Tissoni Benvenuti

editore: Interlinea

pagine: 640

Una ricerca tra le biblioteche degli Este

I Cistercensi nel Mezzogiorno medievale (secoli XII-XV)

di Mario Loffredo

editore: Interlinea

pagine: 288

Nel volume si prende in esame l’insediamento dei monaci cistercensi nel Mezzogiorno e il successivo sviluppo delle abbazie appartenenti all’Ordine tra il XII e il XV secolo. Per comprendere appieno il processo di “inserimento” nel territorio meridionale, si analizza il peculiare paesaggio religioso italomeridionale, popolato da eremiti, pellegrini e penitenti, si evidenziano i rapporti con le gerarchie laiche e religiose, dai sovrani del Regno di Sicilia al capitolo generale di Cîteaux e si esaminano le attività economiche in cui si impegnarono i monaci bianchi. In particolare, si pone l’accento sui contributi fiscali a cui furono sottoposte le comunità del Mezzogiorno. Ne emerge un quadro vivace e dinamico che va a definire un ulteriore tassello, fino a oggi troppo sottostimato, della storia del monachesimo e dell’Italia meridionale.

Tra guerra e pace

I Natali che hanno fatto la storia

di Alessandro Barbero, David H. Fischer e Paolo Emilio Taviani

editore: Interlinea

pagine: 116

L’attualità ci ha abituato di nuovo alla guerra e può essere di conforto ricordarsi che nella prima guerra mondiale il conflitto ebbe una tregua a Natale, data in cui sono successi altri eventi storici che questo libro raccoglie con i testi di testimoni e studiosi d’eccezione: dall’incoronazione di Carlo Magno e di Guglielmo il conquistatore al primo presepe di Francesco d’Assisi e a un tragico naufragio di Cristoforo Colombo, fino a George Washington che attraversa il fiume Delaware. In quei 25 dicembre la storia si è fatta sentire.

1992. L’anno che cambiò l’Italia

Da mani pulite alle stragi di mafia

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 160

Per capire dove nascono le stragi di Matteo Messina Denaro e l’omertà che l’ha tenuto nascosto bisogna andare al “1992, l’anno che cambiò l’Italia”. Infatti… trent’anni fa una serie di eventi cambiò l’Italia. Si va dalle stragi di mafia di Falcone e Borsellino all’esplosione di Mani pulite, con l’elezione di Scalfaro a presidente in un momento drammatico della Repubblica. Uno storico rivela gli intrecci inquietanti del 1992 con una serie di domande ancora attuali come questa: perché era necessario eliminare chi avrebbe potuto far luce su un rapporto dedicato a mafia e appalti contenente nomi di imprenditori del Nord? Il 1992 è un anno di fratture e di cesure che chiude un’epoca e ne apre un’altra, in cui «c’è tutto un ribollire di episodi che si concentrano in quell’anno» come scrive Enzo Ciconte, tra i massimi storici delle mafie, ricostruendo i retroscena di un momento in cui «la guerra fredda è terminata ma i morti non riposano in pace».

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