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Storia

Libri di storia medievale, storia moderna, storia della Chiesa, storia e cultura locale di Novara e del Piemonte Orientale, saggi, testi e atti per lo studio e per l'università. Saggistica, memorie e biografie, documenti e testimonianze, epistolari: scopri il nostro catalogo.

Scritte con il sangue

Leggi e stragi di mafia: La Torre, dalla Chiesa, Falcone, Borsellino

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 144

Ci sono leggi nell’occhio del ciclone, al centro del dibattito politico tra chi ne auspica la soppressione, o quantomeno una sostanziale modifica, e chi le ritiene intoccabili: il volume ripercorre la storia degli strumenti statali per la lotta alle mafie. È una vicenda che si sovrappone a quella di uomini retti, spesso visionari, sempre profondi conoscitori dei fenomeni criminali che hanno contrastato fino all’estremo sacrificio. In queste pagine si racconta dei servitori dello Stato caduti nel decennio 1982-1992 (da La Torre e dalla Chiesa a Falcone e Borsellino) e delle leggi scritte con il sangue di quelle stragi. Testi di Pasquale Angelosanto, Giuseppe Ayala, Rosy Bindi, Attilio Bolzoni, Fiammetta Borsellino, Enzo Ciconte, Nando dalla Chiesa, Pietro Grasso, Franco La Torre, Vito Lo Monaco, Franco Monaco, Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino.

Legislazione antimafia

Lezioni

a cura di Giuseppe Pignatone

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 112

«Ringrazio la Rettrice del Collegio Santa Caterina che ha avuto il merito di lanciare questa straordinaria avventura di una riflessione a più voci sulla legislazione antimafia. Sono importanti questi incontri, sia per i relatori che si succederanno, sia perché la legislazione antimafia ha bisogno di avere alle spalle una riflessione costante: la società cambia e, con essa, anche il modo di essere delle mafie. Continuare sempre ad analizzare e interpretare quelle norme è il contributo che ogni studioso della materia può dare al contrasto del fenomeno mafioso» (dall’Intervento di saluto di Virginio Rognoni). Testi di Enzo Bivona, Carlo Bonzano, Cristina Campiglio, Silvia Figini, Gabriele Gallozzi, Federico Perrone Capano, Calogero Piscitello, Cesare Placanica, Riccardo Polidoro, Michele Prestipino, Paolo Renon, Virginio Rognoni, Barbara Sargenti, Giovanna Torre, Costantino Visconti, Andrea Zatti

Legislazione antimafia II

Lezioni

a cura di Giuseppe Pignatone

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 96

Il 13 settembre 1982, a soli dieci giorni dall’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, viene approvata in tutta fretta dal Parlamento la proposta di legge presentata da Pio La Torre, che quel suo impegno contro la mafia aveva pagato con la vita quattro mesi prima. Era ed è la legge Rognoni La Torre, architrave della legislazione antimafia. A quarant’anni dalla sua entrata in vigore, il volume tratta a più voci di uno dei suoi meriti più rilevanti: l’aver introdotto misure di aggressione ai patrimoni mafiosi. Dopo una ricca introduzione storica, gli autori passano in rassegna lo stato dell’arte degli strumenti statali a disposizione per “togliere la roba” ai mafiosi: dalle misure ablative del sequestro e della confisca di prevenzione, a quelle terapeutiche dell’amministrazione e controllo giudiziario, fino agli strumenti d’intervento sulla zona grigia di contiguità, esaminando in particolare l’interdittiva antimafia.Testi di Ilaria Calò, Enzo Ciconte, Bruno Frattasi, Ilaria Merenda, Roberto Paese, Giuseppe Pignatone, Francesco Rigano, Fabio Roia, Rosalba Scialla.

L'insonnia della civetta

Dialoghi sulle mafie nella letteratura

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 144

La mafia ha perso le sue caratteristiche di nascondimento notturno tipico della civetta e ormai compare alla luce del sole, come ci ha insegnato Il giorno della civetta: da questa sua insonnia parte l’itinerario qui proposto tra le opere della letteratura che parlano di mafie, a cominciare dal libro di Sciascia e fino ai casi dell’avvocato Guerrieri di Carofiglio, passando da un incipit fulminante di Calvino: «C’era un paese che si reggeva sull’illecito». Gli scrittori contemporanei, che raccontano nei loro romanzi i diversi territori della nostra penisola, sono qui in dialogo con giornalisti, storici, professori e procuratori per illuminare meglio quella civetta che vola ancora di giorno senza trovare riposo in un’attualità sempre investita di mafia e corruzione. Testi di Gianrico Carofiglio, Danilo Chirico, Enzo Ciconte, Giuseppe Creazzo, Diego De Silva, Gianluca Di Feo, Fabrizio Feo, Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Gaetano Savatteri, Giovanni Tizian, Alberto Vannucci.

416 bis & Co.

Dialoghi sui reati di mafia

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 128

«Questo benedetto 416 bis (ed è veramente giustificato l’aggettivo) si è dimostrato capace di leggere la realtà che si trasforma, di darci strumenti repressivi necessari e di aiutare la società e la democrazia a combattere il pericolo mortale delle mafie». L’analisi del Procuratore Giuseppe Pignatone sulla norma fondamentale nel contrasto alle mafie e quella del suo aggiunto Michele Prestipino sulla costruzione delle reti criminali precedono tre incursioni nell’attualità più scottante: dalle ecomafie nelle “terre dei fuochi” di ogni latitudine d’Italia, agli affari legati alle nuove schiavitù del caporalato e del traffico dei migranti, fino alle rotte del narcotraffico che legano mafie nostrane ai cartelli dell’America Latina. I maggiori studiosi, giornalisti d’inchiesta e Procuratori ci guidano così in un volume che mancava sull’associazione di stampo mafioso. Con testi di Fabio Ciconte, Claudio Cordova, Gianluca Di Feo, Francesco Forgione, Antonio Mazzitelli, Giovanni Melillo, Giovanni Mininni, Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Giovanni Tizian e Mario Venditti.  

Giovanni Falcone

L'uomo, il giudice, il testimone

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 144

Questo libro si va ad aggiungere a una bibliografia sterminata che ha come protagonisti Falcone e Borsellino. Perché continuare a scrivere sullo stesso argomento? Perché è giusto ribadire una verità, cioè non dimenticare mai che Falcone e Borsellino, oggi, sono considerati come eroi. Ma quando erano in vita erano considerati tali? Erano tutti d’accordo con loro? E poi c’è un altro aspetto: com’era Falcone in privato? Per questo sono qui raccolte le voci delle persone che hanno conosciuto Falcone o che hanno lavorato con lui. I testi di Giuseppe Ayala, Attilio Bolzoni, Gian Carlo Caselli, Giuseppe Di Lello, Fabrizio Feo, Pietro Grasso, Leonardo Guarnotta, Francesco La Licata, Marcelle Padovani, Angiolo Pellegrini e Vincenzo Vasile riguardano episodi anche privati, minuti all’apparenza, ma significativi di stati d’animo e di umori, sconosciuti o poco noti; assieme ovviamente a una riflessione su Falcone e i suoi anni da magistrato. L’uomo, il giudice, il testimone come finora non era stato raccontato.

Il potere relazionato

Dialoghi sulle mafie di ieri e di oggi

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 152

Testi di Giuseppe Ayala, Attilio Bolzoni, Raffaele Cantone, Enzo Ciconte, Nando dalla Chiesa, Luigi Ferrarella, Leonardo Guarnotta, Franco La Torre, Michele Prestipino, Franco Roberti, Virginio Rognoni Che cosa unisce le mafie di ieri e di oggi? Il fatto di essere non un potere alternativo a quello istituzionale, ma relazionato con esso. Ne trattano giornalisti, magistrati, politici e storici (da Bolzoni a Prestipino) in questo volume, che fa anche un bilancio di trentacinque anni della legge 416 bis (con interventi di Rognoni, La Torre e Dalla Chiesa) e affronta le sfide attuali della Procura Nazionale Antimafia nelle parole di chi vi ha dedicato la carriera, Roberti. Una parte è dedicata alle origini delle stragi del ’92 e al Maxiprocesso di Palermo (con testi di Ayala e Guarnotta) e ai venticinque anni di corruzione e anticorruzione, da Tangentopoli all’A.N.AC., con il magistrato Cantone e il giornalista Ferrarella. Perché capire è la migliore arma per combattere la mafia.

Dall'omertà ai social

Come cambia la comunicazione della mafia

di Enzo Ciconte

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 184

Un libro sulla mafia che mancava, scritto da uno dei maggiori storici del fenomeno: perché per capire le mafie bisogna saper ascoltare i silenzi. Enzo Ciconte analizza pregiudizi e luoghi comuni spiegando che si sta passando dall’omertà delle prime generazioni alla comunicazione social delle più recenti, fuori e dentro le carceri, con un’attenzione particolare all’espansione della ’ndrangheta al nord e all’estero. L’analisi si apre agli aspetti di economia, politica e società con i nuovi ruoli delle donne e dei social network.

Non sono affari loro

Dialoghi sulle mafie nell'economia italiana

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 152

«Esiste un esercito di insospettabili che lavora per le mafie, fatto di imprenditori, liberi professionisti, impiegati e funzionari dello Stato, ma anche di magistrati e di appartenenti alle forze dell’ordine.Insomma, c’è chi nel proprio settore si piega per ragioni di convenienza a rapporti con le organizzazioni mafiose, mettendo a disposizione di esse il proprio know how specialistico»: così il procuratore aggiunto Michele Prestipino, coordinatore delle indagini su Mafia Capitale, che con Rosy Bindi, Giancarlo Caselli  e Rocco Sciarrone, tra gli altri, firma questi dialoghi sulle mafie nell’economia in Italia, da cui emerge che il prezzo di quegli affari criminali lo paga l’economia sana e, di conseguenza, la società intera.Non sono quindi solo affari loro, ma soprattutto nostri.  

Capitale & capitali

Dialoghi su mafie e corruzione in Italia

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 152

Testi di Lirio Abbate, Raffaele Cantone, Enzo Ciconte, Carlo Lucarelli, Lionello Mancini, Toni Mira, Francesco Saverio Pavone, mons. Michele Pennisi, Umberto Postiglione, Michele Prestipino, Pierpaolo Romani, Giovanni Tizian.La costruzione di un’etica anticorruzione, la gestione dei beni confiscati ai clan, l’importanza del lavoro di procuratori e giornalisti nella lotta contro le nuove mafie e nella genesi di un “sentire comune” improntato alla legalità: le testimonianze di questo volume, da quella di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, a quella di Michele Prestipino, Procuratore aggiunto e coordinatore di tutte le indagini su Mafia Capitale, fino a quelle dei giornalisti Lirio Abbate e Giovanni Tizian dell’“Espresso” svelano le zone d’ombra e i retroscena meno noti di uno dei peggiori mali del nostro Paese, quella mafia che in modo sempre più mimetico vuole occupare gli spazi dove sono i capitali. Con un intervento di Carlo Lucarelli.

Ognuno faccia la sua parte

Conversazioni sulle mafie italiane

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 168

Protagonisti in prima linea nella lotta alle mafie italiane ci raccontano il loro lavoro e ci chiamano al nostro, nessuno escluso. Un efficace contrasto alla mafia, alla camorra e alla ’ndrangheta non può che passare per un corale, responsabile e persistente impegno a vivere secondo le regole, senza bisogno di paladini o di atti d’eroismo. Questo libro non è un saggio ma una raccolta di conversazioni dallo stile informale e dai toni anche ironici o toccanti per prendere conoscenza e coscienza del fenomeno mafioso in Italia grazie agli interventi, tra gli altri, di Franco Roberti, Raffaele Cantone, Giuseppe Pignatone, Alessandra Cerreti, Giuseppe Gennari e Alberto Nobili, che scrive: «Finché si sta in un Paese dove chi paga le tasse, chi chiede lo scontrino al ristorante, chi non chiede raccomandazioni viene considerato un cretino, finché la mentalità è questa, continuiamo a fare dei regali alla mafia. È dunque questa mentalità che dobbiamo scardinare, perché ulteriori regali alle mafie non ce li possiamo permettere». Con queste pagine ognuno può compiere nella propria vita, personale e professionale, scelte coerenti di quotidiana legalità: «Ognuno faccia la sua parte».

Rotte criminali

Viaggio tra le mafie italiane

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 176

Dalla cattura di Provenzano agli scandali di Expo, dalla colonizzazione della ’ndrangheta alla criminalità nelle terre ormai conosciute più per Gomorra che per la camorra, ecco un viaggio in alcune delle regioni italiane corrotte attraverso cinque conversazioni con chi è impegnato nella lotta alle mafie e al malaffare. Raffaele Cantone, Giancarlo Caselli, Michele Prestipino, Giuseppe Borrelli e altri magistrati dialogano con giornalisti e studiosi. Emerge il racconto dei fatti e di quanto non si trova nelle carte processuali: i sentimenti con cui li hanno vissuti. E ci indicano come invertire la rotta…

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