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Dall'abisso di dolore, il grido della fede

15.01.2024
Il Natale del 1833 e altri scritti Da "L'eco di Bergamo", Francesco Mannoni su Il Natale del 1833 e altri scritti di Alessandro Manzoni

«Dopo essere stato visitato "terribilmente" da Dio, come scrisse al Granduca di Toscana Leopoldo II, ricordando il giorno in cui morì la moglie, iniziò a scrivere la poesia Il Natale del 1833. Ma il dolore lo bloccava, il tumulto della poesia lo angosciava e le parole gli sfuggivano: resta l'accorata percezione dello strazio in un abbandono che sembrava non avere cura. E solo "la consapevolezza del suo destino di martirio – scrive Mauro Novelli nella prefazione ­ per la salvezza di tutti, rende in qualche modo accettabile il lutto"».

Il Natale del 1833 e altri scritti

di Alessandro Manzoni

editore: Interlinea

pagine: 104

Il 25 dicembre del 1833 per Manzoni è una data tragica: dopo lunga malattia e sofferenza muore la moglie Enrichetta Blondel mettendo a dura prova la sua fede e pochi mesi dopo muore la figlia primogenita da poco sposata con Massimo d’Azeglio. In una lettera scrive: «Veggo ora che la sventura è una rivelazione tanto più nuova quanto è più grave e terribile». Cercando una risposta nella letteratura scrive Il Natale del 1833, con un presepe senza idillio. In occasione del 150° anniversario della morte un’antologia unica nel suo genere sul Natale con i testi più belli dell’autore dei Promessi Sposi. Con autografi, note di Mauro Novelli e Alessandro Zaccuri

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