Etnapolis: l’eccitazione del consumo che nasconde la precarietà dell’esistenza
«Le immagini di lunghe file davanti ai supermercati ci sono ormai diventate familiari, eventi sicuramente dettati, all’inizio dell’emergenza Coronavirus, dalla paura per un futuro incerto, ma anche da un’inquietudine più profonda. L’atto di “acquistare” è infatti, nelle nostre città, parte di una vera e propria liturgia, elemento fondamentale nella vita quotidiana di molte persone. La minaccia di una chiusura dei supermercati è percepita, in questa prospettiva, come un attacco non solo alla vita materiale ma anche a quella psicologica, spirituale degli individui. È questa dimensione spirituale, liturgica del consumo che indaga Antonio Lanza in Suite Etnapolis, mostrandone al tempo stesso il rovescio: la religione del sorriso, della rimozione del dolore, nasconde dietro le quinte storie di precarietà, di umiliazione, ferrei rapporti di potere»
Suite Etnapolis
di Antonio Lanza
editore: Interlinea
pagine: 128
Quando la poesia nasce da un centro commerciale.
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