I versi di Lanza danno verità al non luogo degli acquisti
«Un capolavoro, in due parti speculari, costellato di riferi-menti («senza mai cadere, tanto leggera è la vanità delle cose»). Un «esteso epos di racconti» che, a partire da domenica, per una settimana "panoramica", diviene lascito memoriale di un tempo segnato dall'appiattimento di non-esistenze in non-luoghi (il centro commerciale Etnapolis simbolicamente li rappresenta tutti) asfissiati (anche) da un'e-stenuante "conta del profitto".»
Suite Etnapolis
di Antonio Lanza
editore: Interlinea
pagine: 128
Quando la poesia nasce da un centro commerciale.
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