In Absentia, continua presenza.

«Nella poesia invece accade – ripeto: per la natura breve del verso, delle strofe e del componimento – di poter fare ritorno più e più volte e in modalità differenti su ogni singola parola, nota, intonazione e pausa.
Nel fare questo ci si accorge così che se, ad esempio, un poeta “parla del silenzio” di Dio, l’ascolto in primis diventa, fondamentale.
Nel caso di In absentia, l’ultima raccolta di Alessandro Canzian (Interlinea Edizioni, Novara, 2024) l’efficacia di questa lettura poetica, tripartita tra occhi, labbra e cuore risulta fondamentale».
Inserisci un commento