La tragedia di Becky le parole della Shoah in cui sapersi riconoscere

«La paura, la guerra, il male raccontati attraverso gli occhi di una bambina. Quel male da cui non può nascere nessun bene, quell'orrore che si chiama genocidio, olocausto, Shoah. Merita tutta la memoria del mondo: perché ne rimanga testimonianza; perché non si ripeta (eppure quante volte si è già ripetuto); perché tra vittima e carnefice, certe volte, la differenza è netta e irrimediabile».
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La guerra di Becky
L’Olocausto del lago Maggiore
di Antonio Ferrara
editore: Interlinea
pagine: 80
1943: per sfuggire ai bombardamenti su Milano, la piccola Becky e la sua famiglia si trasferiscono a Meina, sul lago Maggiore, dove il padre ha un albergo. Tratto da una storia vera.
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