Nei versi di Canzian un sibillino interrogare Dio

«La nuova raccolta di Canzian In absentia, edita da Interlinea (pagine 96, euro 14,00), accompagnata da un'intensa nota di Martin Rueff, è un libro rastremato e arcano. La tensione a indagare il mistero della vita pare giunta a un punto di non ritorno: i versi, simili a graffiti, a contratture nervose o alle tracce filiformi dei disegni di Kafka, covano al loro interno spazi, lacune, cavità di silenzio e di vuoto vibranti d'intensità metafisica»..
In absentia
di Alessandro Canzian
editore: Interlinea
pagine: 96
In absentia è una raccolta in cui il titolo funge da chiave di lettura dell’opera «ma senza svelare il mistero»: il poeta, affacciato sul mondo, si assenta. Le sue sono poesie dell’estrema attenzione. «Come i dream-catchers nelle tradizioni degli indiani della costa nordamericana erano piccoli strumenti per afferrare i nostri sogni fugaci, le piccole poesie di Canzian sono come trappole per topi intessute di rimandi interni. Con la leva del linguaggio depositano pezzi di vita, di storia, di sentimenti e di pensieri; arriva il presente e si chiude la trappola. La presenza diventa assenza intensa e corpo fantasmatico» (dalla nota di Martin Rueff).
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