Oggi la vera sfida per la poesia è contaminarsi con altri linauaggi
Da "La Repubblica - Milano", intervento di Corrado Benigni autore di "Tempo riflesso"
«La poesia non è morta, ma sopravvivrà se saprà accettare la sfida di contaminarsi con altri linguaggi. Linguaggi artistici, certamente, ma anche apparentemente lontani, come il gergo del diritto e della scienza, per esempio. Perché la poesia non esiste in sé, ma forse è il più artificiale dei linguaggi umani. Non ci sono nel
vocabolario parole che non possano essere usate in poesia; la sfida è saperle ricombinare in una relazione "di suono e senso"».
«La poesia non è morta, ma sopravvivrà se saprà accettare la sfida di contaminarsi con altri linguaggi. Linguaggi artistici, certamente, ma anche apparentemente lontani, come il gergo del diritto e della scienza, per esempio. Perché la poesia non esiste in sé, ma forse è il più artificiale dei linguaggi umani. Non ci sono nel
vocabolario parole che non possano essere usate in poesia; la sfida è saperle ricombinare in una relazione "di suono e senso"».
Tempo riflesso
di Corrado Benigni
editore: Interlinea
pagine: 88
Corrado Benigni riflette sul tempo delle nostre esistenze, quasi un «rarefarsi in forma di persone», in questo libro che è un tentativo di sottrarsi al flusso della vita e quindi di condensare il tempo.
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