Ormezzano a Borgomanero: “Nel calcio di Arpad Weisz contava la lealtà, le furbizie non esistevano”
«Quello a cui apparteneva Arpad Weisz è un calcio d’altri tempi, che non ha nulla a che fare con quello di oggi. Un calcio dove la lealtà contava moltissimo, dove erano inammissibili certe furbizie». Giampaolo Ormezzano ha parlato di Weisz, l’allenatore del Novara di origine ebraica internato e ucciso ad Auschwitz, a Borgomanero, nel salone di Villa Marazza esaurito in ogni ordine di posti. Il giornalista è venuto a presentare il libro di Giovanni Cerutti, borgomanerese, direttore della biblioteca Marazza, che ha pubblicato per la casa editrice Interlinea «L’allenatore di Auschwitz».
L’allenatore ad Auschwitz
Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager
di Giovanni A. Cerutti
editore: Interlinea
pagine: 128
Calcio e discriminazione: la storia di Árpád Weisz il grande allenatore degli anni trenta che scoprì Giuseppe Meazza, costretto dalle leggi razziali dai campi di calcio italiani al lager.
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