"Studiando il greco ha appreso il rigore del suo mestiere"
«Con Novara non ha mai smesso di collaborare, tanto che l'ultimo libro, "Il mestiere di architetto", è stato edito a dicembre da Interlinea e curato da Matteo Gambaro, architetto e docente al Politecnico di Milano che ricorda: "Ci vedevamo ogni venerdì pomeriggio a casa sua, nel soggiorno. Lo trovavo sempre che leggeva, scriveva. Sempre in ordine, vestito di tutto punto, nonostante non uscisse già da ottobre. Ma non aveva perso la curiosità per quello che accadeva". Il libro novarese diventa ora il suo testamento spirituale, ma Gregotti aveva in cantiere altri due progetti con Interlinea: "Un testo introduttivo sull'architettura della Novara del ventennio, in coedizione con Editoriale Nuova, annuncia l'editore Roberto Cicala e una nuova edizione del diario della sua giovinezza, "Recinto di fabbrica"". »
Il mestiere di architetto
di Vittorio Gregotti
editore: Interlinea
pagine: 112
«Capacità di modificazione creativa e critica dello stato delle cose» sono alla base della lezione e dei ricordi di un grande maestro dell’architettura internazionale. Vittorio Gregotti, superati i novant’anni, parte dal racconto della sua formazione intellettuale e degli anni novaresi per descrivere i tratti strutturali del suo modo di intendere l’architettura e la professione di architetto. Questo libro, arricchito da una raccolta di suoi disegni (significativi per l’approccio culturale nella costruzione del paesaggio), è una esortazione a non rinunciare alla passione per l’architettura, intesa come teoria e pratica capace di apportare contributi rilevanti alla trasformazione della società, nell’idea di Gregotti che «sono l’idea di passato e di futuro a costruire insieme un frammento di verità del presente».
Inserisci un commento