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"Un bambino per sempre" Il Natale secondo Testori

Recensione di: Un bambino per sempre
15.12.2023
Un bambino per sempre Da "Il Giorno", Diego Vincenti su Un bambino per sempre di Giovanni Testori

«Scriveva così Giovanni Testori il 24 dicembre 1974 in uno dei suoi interventi sul Corriere della Sera, raccolti poi qualche tempo fa in "Un bambino per sempre", bel volumetto edito da Interlinea.
Riflessioni in cui emerge con molta chiarezza e altrettanta forza, la tensione spirituale del drammaturgo lombardo. Anche nel linguaggio così apparentemente distante dalla natura materica e viscerale dei suoi testi per il teatro. A conferma di una complessità non addomesticabile, nell'uomo come nell'autore. Ed è a quelle riflessioni che tornano oggi Gli Incamminati, lo storico gruppo fondato
a Milano nel 1983, di cui Testori fu immediatamente presidente ed imprescindibile punto di riferimento artistico». 

Un bambino per sempre

Meditazioni sul Natale

di Giovanni Testori

editore: Interlinea

pagine: 104

"Ci siamo dimenticati e vergognati anche del Natale. Invece, questo è proprio il momento in cui l'uomo domanda di ritrovare la propria nascita". Per Testori il Natale non può escludere "l'ombra di una crocifissione e il sangue di un assassinio", come scrive in una delle sue più belle pagine sul tema raccolte in questo libro. È un Natale ispirato anche all'arte e alla poesia, ma che richiama a un cristianesimo radicale, di solidarietà e di pietà. Per lo scrittore occorre "trovare dentro di noi il bambino che il Padre ha creato; significa, insomma, trovare dentro di noi la possibilità della nostra vera innocenza".

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