Una carovana di solitari nei loro dubbi
«Parafrasando un titolo di Pier Paolo Pasolini, una volta che termina la lettura di Liberi di credere resta da chiedersi quale sia la religione del tempo in cui siamo immersi, se essa si limiti a un astratto enunciato di regole e di precetti o se non vi sia, più o meno latente, il bisogno di dare compimento a un orizzonte di promesse e di attese, quell'infinità lotta tra profezie della Storia e inadempienze della Storia»
Liberi di credere
Interviste a protagonisti sulle strade di Dio
di Bruno Quaranta
editore: Interlinea
pagine: 160
«Chi crede, chi non crede. Chi, come il cardinal Martini, in ogni uomo scorgeva un credente e un non credente. È il fil rouge di queste anime che si sono inerpicate lungo i giorni del mondo sperando contro ogni speranza»: un giornalista di lungo corso raccoglie interviste inedite a scrittori, intellettuali, prelati, sul rapporto con lo spirito e la fede. Uomini e donne che intendono la vita come un affare di coscienza.
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