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BCM25 - L’autobiografia del maestro dei libri cancellati

Dove

Via Marconi, 1 Milano

Quando

venerdì 14 novembre 2025
dalle 18.00 alle 19.00
Presentazione di "L’avventurosa vita di Emilio Isgrò" di Emilio Isgrò, a cura di Vincenzo Salerno, nell'ambito di Bookcity Milano 2025.
BCM25 - L’autobiografia del maestro dei libri cancellati

Con Emilio Isgrò, Stefano Jacini e Roberto Cicala

Un evento dedicato all’opera del maestro Emilio Isgrò, documentazione di un atto di rinascita attraverso la scoperta dell’uguaglianza tra oggetti e parole, tra natura e linguaggio. Nel 1971 presso il Centro Tool di Milano l’artista concettuale presenta un’istallazione composta da sette fogli dattiloscritti dal titolo Dichiaro di non essere Emilio Isgrò. Sulle pagine esposte si leggono le testimonianze di parenti e congiunti – oltre che dello stesso Isgrò – che affermano, con tanto di firma autografa, di non riconoscerlo. Quei testi sono diventati parte di un’installazione più vasta e infine di una pubblicazione, che oggi torna in una nuova edizione in occasione degli 88 anni dell’artista.

Vai alla pagina di Bookcity MIlano 2025 

L’avventurosa vita di Emilio Isgrò
L’avventurosa vita di Emilio Isgrò
nelle testimonianze di uomini di stato, artisti, scrittori, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini
Emilio Isgrò
Alla celebre affermazione di Flaubert, «Madame Bovary sono io», L’avventurosa vita di Emilio Isgrò risponde rimuovendo l’ultimo schermo: quello del personaggio mediatore tra il poeta e il suo pubblico. Ma non scompare soltanto il personaggio: scompare anche l’autore. La “storia” è qui raccontata da chi dovrebbe leggerla: 328 testimoni che danno di Isgrò un ritratto sconcertante e contraddittorio, lasciando spazio ad altre possibili testimonianze. Le moderne tecniche di “coinvolgimento”, anche quelle più avanzate, vengono così mostrate lucidamente e sarcasticamente per quello che sono: strizzate d’occhio a un pubblico di “intenditori”. Non c’è bisogno di precisare, perché il lettore non scambi il libro per un’autobiografia, che le dichiarazioni comprese nel romanzo (tranne una o due) sono tutte inventate. Da chi non si sa. Ma è meglio che il lettore non lo sappia se vuole godersi la realtà del romanzo.


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