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Nella festa delle lingue: lirismo e ironia di Orelli alla Casa della Letteratura di Lugano

Dove

Quando

giovedì 5 marzo 2020
dalle 18.30 alle 19.30
Presentazione di "L'opera poetica" di Giovanni Orelli alla Casa della Letteratura di Lugano giovedì 5 marzo alle 18,30
Nella festa delle lingue:  lirismo e ironia di Orelli alla Casa della Letteratura di Lugano Ritorna nel 2020 il ciclo di incontri letterari "L'Oltre" presso la Casa della letteratura per la Svizzera italiana. Giovedì 5 marzo alle 18,30 un evento dedicato a Giovanni Orelli dal titolo " Nella festa delle lingue: espressionismo, lirismo e ironia in Giovanni Orelli" con presentazione del volume "L'opera poetica con indediti" (Interlinea Edizioni). Intervengono Umberto Motta e Pietro Gibellini. Modera Maria Grazia Rabiolo.

In un solo libro l’intera opera di un autore di cui non si può fare a meno perché come pochi altri ha saputo raccontare in poesia la sua svizzera tra valli e città, l’amore familiare tra eros e thànatos e la passione per i libri. Giovanni Orelli (1928-2016) è stato «scrittore versatile e uomo intero», ma anche «poeta-profeta», come lo descrive Pietro Gibellini nell’introduzione. Partendo dalla narrativa e dalla critica militante è arrivato alla poesia con una parola che sempre salva perché «guizza dal cervello al cuore».
Scheda libro https://www.interlinea.com/scheda-libro/giovanni-orelli/lopera-poetica-9788868571788-434816.html


Prenotazione obbligatoria. Gli incontri hanno un costo simbolico. Per costi e info www.casadellaletteratura.ch
L'opera poetica
Con inediti
Giovanni Orelli
In un solo libro l’intera opera di un autore di cui non si può fare a meno perché come pochi altri ha saputo raccontare in poesia la sua Svizzera tra valli e città, l’amore familiare tra eros e thànatos e la passione per i libri. Giovanni Orelli (1928-2016) è stato «scrittore versatile e uomo intero», ma anche «poeta-profeta», come lo descrive Pietro Gibellini nell’introduzione. Partendo dalla narrativa e dalla critica militante è arrivato alla poesia con una parola che sempre salva perché «guizza dal cervello al cuore».


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