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Addio a Carena, insigne studioso della classicità

23.11.2023
La natura nel mondo antico Da "Corriere del Ticino" su Carlo Carena

«Il mondo della cultura classica, non solo italiana, ha perso ieri uno dei più grandi cultori e divulgatori dell'ultimo mezzo secolo. Addormentandosi nella sua residenza dal nome virgiliano accanto
all'amata moglie Luciana se n'è andato il professor Carlo Carena, pochi giorni dopo aver festeggiato (con la consueta discrezione e misura) il novantottesimo genetliaco. Classe 1925, Carena era
nato a Borgomanero – città che poche settimane fa gli aveva assegnato un premio alla carriera – e si era laureato a Torino. È stato docente universitario a Torino di letteratura latina, traduttore e critico letterario».

La natura nel mondo antico

Antologia classica da Omero a Plinio il Giovane

a cura di Carlo Carena

editore: Interlinea

pagine: 128

In che modo guardavano la natura gli abitanti dell'antichità? Lo testimoniano i maggiori scrittori, da Omero a Plinio il Giovane. Come quando Enea, nei versi di Virgilio, «dalla distesa delle acque un enorme bosco vede levarsi» mentre sbarca nel Lazio. Carlo Carena, lettore e traduttore di classici, sceglie i brani più belli, con testo latino o greco a fronte, per svelare un ambiente naturale, tra vegetali e animali, che aveva una forza primordiale espressa per esempio da Sofocle nel descrivere un «ulivo verdastro che nutre i fanciulli»: nessuno, giovane nè vecchio, lo potrà distruggere di sua mano: l'occhio di Zeus lo guarda e lo custodisce costantemente». Forse la lettura di questi testi antichi può suggerirci un amore maggiore per il mondo che ci circonda.

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