Civile, come la poesia di Cucchi

«Poesie d'occasione" sulla scena di un "territorio" e di un oggi amaramente "tossici" forse senza redenzione, osservati da una specola solo apparentemente marginale (dal "cuore di Milano") da un poeta che, non meno dell'antico Ariosto delle Satire, dichiara il suo amore per i viaggi in compagnia di Tolomeo, sui "begli atlanti colorati" della fantasia ma senza chiudere gli occhi al "teatro dell'assurdo e del vuoto" che ci circonda: è in queste coordinate che si iscrive Nel vasto territorio tossico.»
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Nel vasto territorio tossico
Poesie civili
di Maurizio Cucchi
editore: Interlinea
pagine: 80
«Creatura assai robotica» appare l’umanità di oggi a un intellettuale come Maurizio Cucchi che s’interroga sulla società liquida e inquinata, tra la superficialità dei social e la profondità delle campagne contro i cambiamenti climatici alla Greta Thunberg, nell’idea che i giovani non sono un corpo indistinto «ridotto al gregge e allo sballo». Anzi da loro può venire la capacità di una svolta «nel vasto territorio tossico / che sarà nostro lascito e dono».
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