Come brilla la cometa nella notte dei Magi
«Male comete sono state anche molto rappresentate nelle opere d'arte, il mistero dei loro movimenti sulla voita celeste ha stregato gli uomini dalla notte dei tempi. Chiara Gatti, storica e critica d'arte, ha provato a raccoglierle in un piccolo compendio. Si intitola Sotto una buona stella, edito da Interlinea, con la collaborazione di Serena Colombo. Si comincia dall'antico Egitto, dove la conoscenza della sfera celeste galoppava e tra le divinità più venerate c'era Nut, dea della notte, snella e flessuosa figura il cui dorso è cosparso di stelle, per arrivare agli splendidi mosaici bizantini di Ravenna. Qui, nella basilica di Sant'Apollinare Nuovo, è stata sdoganata nel Vi secolo l'iconografìa dei Magi in viaggio per Betlemme guidati da una stella».
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Sotto una buona stella
Stelle e comete nell’arte
di Chiara Gatti
editore: Interlinea
pagine: 96
La stella cometa è uno dei simboli dell’attesa del Natale fino all’Epifania. Il primo a rappresentarla fu Giotto, che vide di persona la cometa di Halley nel 1301, immaginandosi sotto il cielo di Betlemme quando nacque Gesù. Altri artisti furono suggestionati da stelle e comete «lucenti come il sole», da Dürer a Turner, da Van Gogh, con la sua celebre Notte stellata, fino ad arrivare più vicino a noi, con la guerra e il foro di una granata su un muro della Palestina di oggi reinterpretato da Banksy: una stella ferita che scuote le coscienze.Con tavole d’arte a colori e con la collaborazione di Serena Colombo
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