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Come lavorava Vassalli: alla ricerca delle storie nei libri dimenticati (anche di Casanova)

Recensione di: Dux
25.07.2025
Dux

Da "MicroMega" Roberto Cicala su Dux. Casanova in Boemia di Sebastiano Vassalli

«Questo eremita laico che scriveva senza usare il computer, isolato nella sua casa in mezzo alle risaie della pianura novarese – una casa-museo, come ha voluto che diventasse e come infatti diventerà –, preferiva scoprire le storie da narrare nei libri dimenticati piuttosto che nei documenti d’archivio, sebbene i più credano che sia sempre partito da lì. Lo stesso avviene con un testo, Dux. Casanova in Boemia, riproposto nel 300° anniversario del grande amatore veneziano: l’appendice proposta da Interlinea accende una luce sulla scrivania dell’autore e ci fa incuriosire ai materiali utilizzati nella sua officina»

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Dux

Casanova in Boemia

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 128

L’autore della Chimera racconta gli ultimi atti di Giacomo Casanova nel castello boemo di Dux. Qui l’anziano diplomatico e grande amatore esoterista alterna la scrittura delle sue memorie ai litigi con gli altri ospiti, che parlano tedesco e che lui non capisce. Vassalli propone una storia originale e ironica di passione e di odi di un italiano esemplare vissuto trecento anni fa: «Casanova non vuole cambiare un mondo che ha amato fino alla spasimo, e che gli sembra bellissimo così com’è, con tutti i suoi pregiudizi e con tutte le sue ingiustizie… non vuole eliminare l’idea di peccato, vuole che esistano i peccati per commetterli». Ma il vecchio Casanova sarà salvato dalla letteratura. Nuova edizione a tiratura limitata. Con inediti e un saggio di Roberto Cicala.

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