Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Sebastiano Vassalli

Sebastiano Vassalli
autore
Interlinea
Sebastiano Vassalli nasce a Genova nel 1941 ma fin da bambino vive a Novara. Tra gli anni sessanta e settanta, nei quali insegna dopo la laurea in Lettere con una tesi su arte contemporanea e psicanalisi discussa con Cesare Musatti, partecipa alle vicende della neoavanguardia nell’ambito del Gruppo 63, all’inizio dipingendo e fondando una piccola casa editrice e riviste quali “Ant.Ed.” e “Pianura”. 
Esordisce con testi poetici affermandosi con alcune prose sperimentali (Narcisso è del 1968, cui seguono Tempo di màssacro e L’arrivo della lozione, sempre da Einaudi, presso cui pubblica anche il poemetto Il millennio che muore); nella pagina travasa, attraverso un furore linguistico e una satira culturale, le inquietudini politiche e sociali di quegli anni. Rispetto a queste esperienze giovanili Abitare il vento del 1980 segna il primo tentativo di distacco e svolta. Il protagonista, come nel successivo Mareblù, si sente incapace di cambiare il mondo con metodi trasgressivi e rivoluzionari (chiedendosi alla fine: contro chi?). 
Vassalli cerca quindi nuovi personaggi o, meglio, una letteratura pura. E in questo senso è per lui emblematico il poeta Dino Campana, la cui vicenda è ripercorsa nella Notte della cometa, la prima opera della stagione narrativa matura. La sua indagine approda a una dimensione esistenziale anch’essa pura, come la fanciullezza, al centro della ricerca delle origini della società odierna italiana nel romanzo L’oro del mondo, ambientato nel dopoguerra. Intanto Vassalli non smette di indagare il mondo con eclettismo intellettuale (si pensi a Sangue e suolo Il neoitaliano). 
L’investigazione letteraria delle radici e dei segni di un passato che illumini l’inquietudine del presente e ricostruisca il carattere nazionale degli italiani approda al Seicento con La chimera, un successo editoriale del 1990 (premio Strega), poi al Settecento di Marco e Mattio, uscito l’anno dopo, quindi all’Ottocento e agli inizi del Novecento con Il Cigno nel 1993. 
Dopo la parentesi quasi fantascientifica, inquietante e satirica, di 3012 e il viaggio al tempo di Virgilio e Augusto di Un infinito numero, in Cuore di pietra ricrea un’epopea della storia democratica dell’unità d’Italia simbolizzata da un grande edificio di Novara, Casa Bossi dell’architetto Antonelli. Nei libri a cavallo del Duemila lo scrittore si avvicina al presente riscoprendo anche il genere del racconto, soprattutto con La morte di Marx e altri racconti del 2006 e L’italiano dell’anno successivo, prima del ritorno al romanzo fondato sulla storia: la prima guerra mondiale in Le due chiese, del 2010, e gli antichi romani in Terre selvagge, che segna nel 2014 il passaggio dall’editore di quasi cinquant’anni di libri, Einaudi, a Rizzoli, dove appare nello stesso anno una nuova edizione della Chimera
Con Interlinea Vassalli pubblica Il mio Piemonte, la raccolta illustrata Terra d’acque e, tra gli altri titoli (oltre a Natale a Marradi e Il robot di Natale nella collana “Nativitas”), l’autobiografia Un nulla pieno di storie. Ricordi e considerazioni di un viaggiatore nel tempo (con Giovanni Tesio in forma di intervista con documenti e immagini) e Maestri e no. Dodici incontri tra vita e letteratura, Il supermaschio. Tra gli studi sullo scrittore novarese si segnala il numero di “Microprovincia” 49 (2011) La parola e le storie in Sebastiano Vassalli, oltre a La chimera. Storia e fortuna del romanzo di Sebastiano Vassalli, a cura di Roberto CicalaGiovanni Tesio (Interlinea, Novara 2003). Una curiosità: allo scrittore è dedicata la prima guida italiana di itinerari letterari cicloturistici, Nella pianura delle storie di Sebastiano Vassalli, in italiano e inglese (Interlinea-ATL, Novara 2013). 
Vassalli pubblica interventi militanti su quotidiani: dopo la collaborazione a “La Repubblica” e “La Stampa”, è opinionista del “Corriere della Sera” (i suoi Improvvisi. 1998-2015 sono raccolti dalla Fondazione Corriere della Sera nel 2016). Muore nel luglio 2015 e nello stesso anno esce postumo da Rizzoli Io, Partenope, seguito da riedizioni e antologie tra cui I racconti del “Mattino”
Per aggiornamenti si rinvia al sito www.letteratura.it/vassalli.

Titoli dell'autore

Elegia del verme solitario e altre poesie scapigliate

di Ernesto Ragazzoni

editore: Interlinea

pagine: 144

Una nuova antologia, con inediti, di un poeta scapigliato e improvvisatore (nato sul lago d’Orta nel 1870 e spentosi a Torino nel 1920 dopo una carriera come giornalista e inviato per “La Stampa” nella Parigi della Belle époque), dimenticato per molto tempo e riscoperto negli ultimi decenni. La sua Elegia del verme solitario fu un cavallo di battaglia di Vittorio Gassman. Questa silloge attesa da molti, a cura di Cesare Bermani, raccoglie testimonianze rare, mettendo in evidenza come Ragazzoni sia stato un anarchico anticolonialista e antimilitarista con la passione per Edgar Allan Poe, di cui sono pubblicate alcune traduzioni. «Ragazzoni non fu un uomo celebre qualunque. Straordinario dissipatore di se stesso e del suo talento, fu il poeta dei buchi nella sabbia e delle pagine “invisibilissime”, cioè non scritte» (Sebastiano Vassalli).

Il mestiere di Omero

Come scrivere per raccontare storie

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 96

«Chi racconta storie sa di essere un cavaliere che scorta una bella dama – la sua storia – attraverso il terreno ostile e infido della scrittura»: dalle carte lasciate da Sebastiano Vassalli emergono appunti di scrittura mai raccolti in volume. sono Consigli di metodo fra rituali, strumenti, paure, varianti, correzioni e avvertenze, dal momento che «il linguaggio non è un pongo». Una lettura utile per chi maneggia le parole ma gustosa e rivelatrice anche per gli appassionati dei romanzi dell’autore della Chimera, perché «raccontare e ascoltare storie è un bisogno che fa parte della nostra natura».

Un nulla pieno di storie

Ricordi e considerazioni di un viaggiatore nel tempo

di Giovanni Tesio e Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 152

Un’autobiografia di Sebastiano Vassalli in forma di intervista. Uno dei maggiori scrittori contemporanei, l’autore della Chimera, offre ai suoi lettori una confessione sulla sua difficile fanciullezza tra fascismo e Repubblica, la Milano degli anni universitari, la nascita delle passioni per l’arte e la letteratura, la drammatica storia del primo matrimonio, gli anni dell’ideologia e del gruppo 63, il Sessantotto, la scoperta delle storie da narrare, la tv e la politica (tra Saviano e Berlusconi). Una memoria biografica fatta di miti, luoghi, case e letture ribadendo che la letteratura «è vita che rimane impigliata in una trama di parole. Vita che vive al di fuori di un corpo, e quindi anche al di fuori del tempo. Vita che si paga con la vita».  

Il robot di Natale

e altri racconti

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

Cinque testi d’autore ambientati a Natale e firmati da uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei. Un inedito su una storica abbuffata natalizia in età napoleonica fa da contrappunto a storie di Natale disincantate e totalmente immerse nella contemporaneità, come quella dell’uomo morto davanti alla tv il giorno di Natale e scoperto cinque anni dopo o come l’epopea del primo robot inviato su Marte. Vassalli riflette anche sulla necessità di un ipotetico nemico dallo spazio per rendere unita e solidale la razza umana sulla terra e rilegge anche la storia di Maria di Nazareth e della nascita di Gesù.

Terra d'acque

Novara, la pianura, il riso

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

Uno scrittore racconta se stesso e i luoghi a lui più cari. Le sue storie ripercorrono momenti significativi della storia, dal Seicento della Chimera e della caccia alle streghe, all’Ottocento risorgimentale, fino a tempi a noi più vicini, con un ricordo personale del 25 aprile 1945. L’inventore del gorgonzola, il bandito Caccetta (il don Rodrigo della bassa), l’architetto Antonelli, il poeta «babbo matto» Campana, l’esploratore Ferrandi… sono i personaggi che rivivono nella città e nella pianura ai piedi del monte Rosa, dove regna il «riso amaro» di Silvana Mangano, simbolo della fine della civiltà contadina. Una prova di stile e di fedeltà alle radici di un grande autore di oggi come Sebastiano Vassalli.

I racconti del "Mattino"

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

Dello scrittore scomparso nel 2015 emergono dalle pagine del “Mattino”, il quotidiano di Napoli, una serie di racconti pubblic

Il millennio che muore

Un elogio del libro e della parola

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 96

Da un maestro della parola narrata l’elogio del libro e della parola nella storia del mondo in un’opera giovanile provocatoria ma anticipatrice e ancora attuale.

I racconti del "Mattino"

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 160

Ironia di Vassalli in una raccolta di racconti in cui si sente il profumo del Sessantotto.

L'oro del mondo

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 208

"Viviamo per quelle poche pagliuzze di felicità che rimangono in fondo alla memoria come l'oro sul fondo della bàtea"

Le anime del paesaggio

Spazi, arte, letteratura

di Flavio Caroli, Philippe Daverio e Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 112

Tre maestri della modernità aprono sguardi nuovi sul paesaggio per vivere nella società odierna gli spazi di cultura, natura, arte e letteratura.

Il supermaschio

Dal racconto fantastico di Alfred Jarry

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 64

Rifacimento e adattamento teatrale dal racconto fantastico di Alfred Jarry. «In questi tempi in cui i nostri giornali riportano pagine e pagine di intercettazioni telefoniche in cui si mette a nudo un intreccio fittissimo di politica, sesso, affari, carriere e chissà che altro del nostro presente, il Supermaschio di Jarry è una ventata d’aria pura». Per questo un narratore di razza come Sebastiano Vassalli l’ha riscritto, in vista di una versione a teatro, ripercorrendo «le mirabolanti avventure di un certo André Marcueil, uomo così ordinario “da diventare realmente straordinario”, che si propone di superare in amore “il record dell’Indiano celebrato da Teofrasto, Plinio e Ateneo”: un record molto superiore, è inutile dirlo, a tutto ciò che ci hanno poi raccontato la letteratura e anche il cinema. Il Casanova di Fellini al confronto era uno scolaretto». Con un testo su Jarry di André Breton. 

Terra d'acque

Novara, la pianura, il riso

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 176

Sebastiano Vassalli dà voce alla sua terra.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.