Con «la guerra di Becky» Ferrara racconta la Shoah ai più piccoli, e Interlinea promuove un mese di incontri d'autore

Da "Il Mattino.it" su La guerra di Becky. L'Olocausto del lago Maggiore di Antonio Ferrara
"Ci sono vicende dimenticate (o rimosse) che, a tirarle fuori dal buco nero dell’oblio, insegnano a capire meglio il mondo. E se a rispolverarle, vivificandole con intelligenza emotiva, sono autori di fine e sapiente talento che sanno parlare non soltanto agli adulti ma anche e soprattutto al cuore, alla mente e all’anima dei bambini, allora possono diventare frammenti esemplari di una memoria collettiva di cui c’è sempre più bisogno: in tempi di spaesamento mondiale e appiattimento superficiale sull’attimo fuggente. È il caso della storia vera di Rebecca Behar, detta Becky, piccola ebrea italiana di origini turche che a Meina, sul lago Maggiore, fu testimone oculare di una tragedia poco nota: il primo eccidio di ebrei in Italia perpetrato, tra il 13 settembre e il 10 ottobre 1943 in nove località della provincia di Novara e del Verbano Cusio Ossola, da un gruppo di soldati nazisti, poco dopo l’armistizio dell’8 settembre. A raccontarla ora ai più piccoli, con asciuttezza, è il poliedrico, infaticabile e amatissimo autore e illustratore per ragazzi Antonio Ferrara, con il libro La guerra di Becky. L’Olocausto del lago Maggiore"
La guerra di Becky
L’Olocausto del lago Maggiore
di Antonio Ferrara
editore: Interlinea
pagine: 80
1943: per sfuggire ai bombardamenti su Milano, la piccola Becky e la sua famiglia si trasferiscono a Meina, sul lago Maggiore, dove il padre ha un albergo. Tratto da una storia vera.
Inserisci un commento