Fare il verso alla natura, poetiche visioni dall’antichità ai giorni nostri

Il 21 marzo oltre a essere l’inizio della primavera è stata la giornata internazionale della poesia dichiarata dall’Unesco. Numerosi i poeti italiani che hanno dedicato versi alla natura, dalla quercia del Tasso al tiglio del Parini. Giovanni Tesio, attraverso una ricca antologia di poeti del Novecento, Anche gli alberi cantano. Le piante in poesia (Interlinea, euro 14) ci porta alle nostre «identità vegetali primordiali».
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Anche gli alberi cantano
Le piante in poesia
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 192
Per chi ama la natura delle piante ecco un’antologia “vegetale”, dalle radici alle foglie, dal fiore al frutto, che propone gli omaggi di alcuni dei maggiori poeti e poetesse del Novecento: da Eugenio Montale a Andrea Zanzotto, da Luciano Erba a Tonino Guerra, da Antonella Anedda a Vivian Lamarque e Alda Merini, nel solco di una tradizione letteraria che partendo da Cicerone e passando per Boccaccio e Leopardi arriva fino ai giorni nostri. Nella convinzione che, come scriveva Henry David Thoreau, «ben poco si può sperare da una nazione che abbia esaurito la propria matrice vegetale».
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