Il nostro sangue è gratis, si può spargere
Da "Il Manifesto", Massimo Raffaeli su Nell'abisso del lager a cura di Giovanni Tesio
«Levoci sono decine, la selezione antologica è necessariamente rapida ma nel complesso appare equilibrata,
equanime. Presenti tutte o quasi le voci canoniche, fra i testimoni o i contemporanei della Shoah, è notevole l'inclusione di certe altre fisionomie più defilate o poco conosciute: fra gli italiani, per esempio, Lodovico Belgiojoso e, sia pure per due soli brevissimi testi, Bruno Vasari, cui Primo Levi dedicò, cifrandone il nome, Il superstite che è l'eponima tra le poesie di Ad ora incerta».
«Levoci sono decine, la selezione antologica è necessariamente rapida ma nel complesso appare equilibrata,
equanime. Presenti tutte o quasi le voci canoniche, fra i testimoni o i contemporanei della Shoah, è notevole l'inclusione di certe altre fisionomie più defilate o poco conosciute: fra gli italiani, per esempio, Lodovico Belgiojoso e, sia pure per due soli brevissimi testi, Bruno Vasari, cui Primo Levi dedicò, cifrandone il nome, Il superstite che è l'eponima tra le poesie di Ad ora incerta».
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Nell’abisso del lager
Voci poetiche sulla Shoah. Un’antologia
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 296
Riscoprire le voci poetiche più intense della Shoah, per la prima volta qui riunite in un’antologia internazionale
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