La scrittura dell’anima di Renato Pennisi in La Sicilia salverà il mondo

«L’equazione bellezza/salvezza ancora oggi reca un messaggio di speranza e di fiducia. Non solo. La bellezza, quandosappiamo riconoscerla e accoglierla, ci commuove perché procura la pace interiore e un senso di pienezza gioiosa cheaiuta a vivere, a resistere alle brutture. L’arte e la letteratura, la poesia nella fattispecie indicano dove, quando, comeritrovare lo splendore sepolto da volgarità, indifferenza, egoismo. In questa direzione si muove l’opera poetica diRenato Pennisi, la cui limpidissima e intensa scrittura dell’anima procede nel solco della storia e delle storie d’una cittàe d’un quartiere, luoghi d’esistenza assurti a metafora del malessere del mondo, della civiltà avvilita da elementidissonanti, dal disordine e dal soffocante e sfrontato assedio del vuoto».
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La Sicilia salverà il mondo
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 100
«Io non so se la Sicilia salverà il mondo, almeno quanto non credo che sarà salvata dai ragazzini. Ma so che se non lo potrà salvare – questo mondo – lo potrà almeno salvaguardare la poesia, accompagnandolo nei meandri della sua e nostra condizione in perdita. Questo di Pennisi è un libro di splendida maturità, che si muove tra un elogio, una speranza, e un “de profundis” magnifico di echi e litanie, inarcandosi con lucida passione sulle rovine della sua città, di una Catania così incardinata nei suoi passi, nei suoi fantasmi, nella sua luce e nella sua miserabilità. In questo nitore (“voglio restare chiaro”) ci sono tutti i rituali di una vita perturbata, cui la poesia continua a opporre la sua resistenza del dire e del dirsi, con la luce dei “fratelli libri” che nutrono e fanno cantare» (Giovanni Tesio).
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