L'allievo di Rebora innamorato dei classici
«Nella primavera del 1993 al primo piccolo stand di Interlinea al Salone del libro di Torino passa a trovarci lui, insieme con la futura moglie Luciana. Carena prende in mano i primi titoli della collana Passio, stampati artigianalmente nel segno della poesia Turoldo, Rebora e Claudel Da quei volumetti, progettato con il grigio della vecchia Bur ma tanto controcorrente in quel periodo di copertine sgargianti e plastificate, occhieggiano le incisioni a puntasecca del comune amico Maulini: "Pe rc h é non pubblicate testi classici natalizi, sempre impreziositi da incisioni originali? Dalla Passio alla Nativitas, no?" Così pochi mesi dopo, nell'inverno successivo, escono, in cofanetto, i primi tre titoli della collana [...] ».
La natura nel mondo antico
Antologia classica da Omero a Plinio il Giovane
a cura di Carlo Carena
editore: Interlinea
pagine: 128
In che modo guardavano la natura gli abitanti dell'antichità? Lo testimoniano i maggiori scrittori, da Omero a Plinio il Giovane. Come quando Enea, nei versi di Virgilio, «dalla distesa delle acque un enorme bosco vede levarsi» mentre sbarca nel Lazio. Carlo Carena, lettore e traduttore di classici, sceglie i brani più belli, con testo latino o greco a fronte, per svelare un ambiente naturale, tra vegetali e animali, che aveva una forza primordiale espressa per esempio da Sofocle nel descrivere un «ulivo verdastro che nutre i fanciulli»: nessuno, giovane nè vecchio, lo potrà distruggere di sua mano: l'occhio di Zeus lo guarda e lo custodisce costantemente». Forse la lettura di questi testi antichi può suggerirci un amore maggiore per il mondo che ci circonda.
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