L'animale estremo

«Prisca Agustoni è una poeta, traduttrice e docente universitaria svizzera nata nel 1975. Scrive in italiano, francese, portoghese e spagnolo. In Italia ha da poco pubblicato la raccolta Verso la ruggine (Interlinea 2022).»
Popoliamo a loro insaputa
la vita segreta delle ombre,
un regno in cui si cammina
a piedi nudi
la solitudine è un luogo,
una galleria senza sole
dove l'ombra, gemella
crudele, ci abbandona
dal momento in cui aspettiamo
persi come cani
alla fine di un marciapiede
che la mano diventi carezza.
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Verso la ruggine
di Prisca Agustoni
editore: Interlinea
pagine: 96
Questo libro dedicato all’ambiente rappresenta probabilmente il punto più alto, più maturo e più sorprendente della ricerca poetica di Prisca Agustoni, nata e cresciuta in Svizzera ma oggi residente in Brasile. Libro forte, per più di un aspetto affascinante e inquietante, Verso la ruggine trae spunto da una catastrofe ambientale, o per essere più precisi da un eco-crimine perpetrato alcuni anni or sono e seguito a ruota da altri avvenimenti nefasti che riguardano il Brasile ma che per metonimia valgono per tutti noi: nel novembre 2015 crolla una diga nello stato di Minas Gerais e il contenuto tossico di un gigantesco bacino si riversa nel principale fiume della regione, il Rio Doce, devastandolo. Il libro si muove su di un confine fragile e già compromesso: quella frontiera tra la ruggine e il ferro che è suggerita sin dall’inizio. Ma se la ruggine indicherà evidentemente lo sfaldamento, l’usura, lo smangiarsi di ogni certezza, non è detto che il ferro possa costituirsi come polarità positiva e ora sconfitta. Si direbbe piuttosto che i due termini disegnino una morsa atroce, a cui è difficile sfuggire (dalla presentazione di Fabio Pusterla).
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