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L'attualità di Marco Polo che ha svelato al mondo le sue interconnessioni

12.10.2024
Marco Polo o l’invenzione del mondo Da "La Repubblica Torino" Nicola Gallino su "Marco Polo o l’invenzione del mondo" di Gian Luca Favetto

«La curiosità documentaria del biografo e la cornice storico-sociale dell'uomo del Medioevo incrociano la prosa nitida e sincopata del narratore, la parola icastica e pregnante del poeta, il senso ritmico del drammaturgo che fa del racconto un monologo a più voci già pronto per il leggìo. Genova, fine XIII. Due prigionieri di guerra dividono la cella in un palazzo sul porto. Si studiano, si conoscono, si piacciono».

Marco Polo o l’invenzione del mondo

Un'idea di letteratura

di Gian Luca Favetto

editore: Interlinea

pagine: 100

Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza, il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tuttonel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura. Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È un monologo a più voci. C'è il narratore, c'è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, Kublai Kan, Rustichello e la principessa Kokachin... È il racconto di un andare e tornare, di una serie di meraviglie e incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo passato.

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