Leopardi scese dal Vesuvio e si fermò a Trieste
Da "Lettura-Corriere della Sera”, Franco Manzoni, su Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti
«In esergo alla premessa, è posta un'acuta considerazione profetica di Claudio Magris: "Penso che — tardi, ma mai troppo tardi — Giotti inizi la sua strada nel mondo, per essere riconosciuto nella sua sommessa, ritrosa e assoluta grandezza". Con la possibilità finalmente di uscire dal ghetto del vernacolo, per affermare che Giotti è uno dei maggiori poeti italiani del Novecento».
«In esergo alla premessa, è posta un'acuta considerazione profetica di Claudio Magris: "Penso che — tardi, ma mai troppo tardi — Giotti inizi la sua strada nel mondo, per essere riconosciuto nella sua sommessa, ritrosa e assoluta grandezza". Con la possibilità finalmente di uscire dal ghetto del vernacolo, per affermare che Giotti è uno dei maggiori poeti italiani del Novecento».
Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti
a cura di Anna De Simone
editore: Interlinea
pagine: 168
"Penso che - tardi, ma mai troppo tardi - Giotti inizi la sua strada nel mondo, per essere riconosciuto nella sua sommessa, ritrosa e assoluta grandezza".
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