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"Lucio Dalla parlava al popolo linguaggio colto ma quotidiano"

Recensione di: Lucio Dalla
26.03.2023
Lucio Dalla Da "la Provincia pavese", Filiberto Mayda su Lucio Dalla. Le più belle canzoni commentate di Paolo Jachia

«Tra le numerose citazioni del volume, ce n'è una di Lucio Dalla riferita alla canzone Comunista pubblicata nel 1990 che bene disegna l'interiorità e il desiderio dell'artista: "E' una canzone piena di speranza, di fiducia nell'umanità, ma soprattutto una canzone che continua a credere nel riscatto dei più deboli". Anche attraverso le parole di Dalla, anzi quasi solo attraverso le parole di Dalla, Paolo Jachia, docente all'università di Pavia in Semiotica delle arti, racconta la storia, per certi versi unica e inedita, di uno dei cantautori e artisti che hanno segnato la storia del nostro Paese».

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Lucio Dalla

Le più belle canzoni commentate

di Paolo Jachia

editore: Interlinea

pagine: 168

Tutti sanno che Lucio Dalla è stato uno dei più grandi cantautori italiani contemporanei. non tutti sanno però che è stato anche, in maniera carnevalesca e paradossale, un grande mistico contemporaneo, amico speculare di Battiato, De Gregori e altri, tra cui il teologo Vito Mancuso che qui ricorda come l’amico cantasse la ricerca di dio con un «ottimismo drammatico». In questo libro, per gli 80 anni dalla nascita, Paolo Jachia propone per la prima volta un commento organico dei testi delle sue più belle canzoni. Come ha detto il cantautore: «può succedermi di tutto, può arrivare un’eruzione dell’Etna a portarmi via la casa, ma ritengo che al mondo non vi sia niente di veramente definitivo e letale», perché sapeva (come recita un suo verso) che «una canzone non basta / e non basta saper cantare». Però aiuta.

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