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Marco Polo, un mondo di letteratura da Manganelli a Favetto

23.02.2025
Marco Polo o l’invenzione del mondo Da "Alias. Il manifesto", Alberto Fraccacreta su Marco Polo o l’invenzione del mondo di Gian Luca Favetto.

L’anniversario poliano da poco concluso (nel 2024 sono ricorsi i settecento anni dalla morte del mercante) ha prodotto altri esiti, sempre legati all’idea della creazione ex novo di un cosmo. Gian Luca Favetto in Marco Polo o l’invenzione del mondo Un’idea di letteratura (Interlinea, pp. 100, € 14,00), spigliato e agile narrative essay, è convinto che per Rustichello e Marco accadde un po’ «come negli amori riusciti: uno più uno, fanno tre». Ossia, «fanno l’opera. Insieme, sono l’opera. Sono il tu l’io e l’altro di questa storia».

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Marco Polo o l’invenzione del mondo

Un'idea di letteratura

di Gian Luca Favetto

editore: Interlinea

pagine: 100

Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza, il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tuttonel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura. Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È un monologo a più voci. C'è il narratore, c'è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, Kublai Kan, Rustichello e la principessa Kokachin... È il racconto di un andare e tornare, di una serie di meraviglie e incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo passato.

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