Massimo Novelli "E Vassalli si schierò a difesa di Tortora"
«Lo scrittore, autore di una cinquantina di libri tra saggi e romanzi ne «La chimera» (con il quale nel 1990 vinse il Premio Strega e il Premio Napoli), raccontò la storia della giovane Antonia presunta strega di Zardino nel Novarese che nel '600 fu arrestata dall'Inquisizione, torturata, processata e condannata innocente al rogo: una vicenda che ha molte affinità con quella di Enzo Tortora sacrificato dalla cronaca nera sugli altari dello scoop. Lo conferma la cartella ritrovata fra le carte dello scrittore nella sua casa di Novara, con una annotazione manoscritta che ne spiega il contenuto: "Affaire Tortora" (Interlinea, 80 pagine, euro 14 a cura di Massimo Novelli)».
Affaire Tortora
Un caso italiano di ingiustizia e odio
di Sebastiano Vassalli
editore: Interlinea
pagine: 80
«Chiedo: come mai l’Italia è caduta addosso a lei e non, che so, a Pippo Baudo? Si stringe nelle spalle. Dice: “Tutto comincia a Portobello. Portobello era una trasmissione popolare, di annunci economici... viventi. Arrivai a toccare il più alto indice di ascolto che la Rai avesse mai registrato: 28 milioni di spettatori. Ricevevamo, in media, duemila lettere al giorno. Nel 1979 ci fu un contenzioso con un certo Domenico Barbaro che in realtà era il futuro pentito della camorra e mio accusatore Pandico, per un pacchetto di centrini fatti dai detenuti nel carcere di Porto Azzurro”». Un’intervista a Enzo Tortora di Sebastiano Vassalli riemerge dagli archivi con i documenti del Libro bianco del processo, a 40 anni da una delle maggiori ingiustizie dell’Italia contemporanea.
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