Primo Levi e il laboratorio della coscienza

«"Primo Levi ha fatto della testimonianza un passaggio ad altro, che non ne è la negazione, beninteso, ma l'affermazione più vertiginosamente sapiente, come prova il suo libro forse più intellettualmente illuminista e luminoso, I sommersi e salvati. Lì non si piange, si penetra nel labirinto. Leggere Levi non è solo entrare nel vortice di una macina mortale, ma è anche guardare alla varietà della vita, che non si lascia irretire in un'unica ed esclusiva lezione"»
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Primo Levi
Il laboratorio della coscienza
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 248
«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».
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