Primo Levi Raccontare come atto etico e umano

«Posso ben dire – in tutta onestà – che su Primo Levi penso di avere sempre lavorato, come avrebbe detto Contini, con diligenza e voluttà. E nel nuovo libro di avere semplicemente tentato di indagare i temi forti e i passaggi cruciali di un autore che più si legge e più mostra la sua fisionomia complessa". Primo Levi (Torino,31 luglio 1919 –11 Aprile 1987) come uomo e come scrittore è da tempo una sorta di miniera intellettuale per il professore Giovanni Tesio, autore di numerosi saggi sul sopravvissuto all'Olocausto e su altri grandi personaggi del Parnaso italiano.»
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Primo Levi
Il laboratorio della coscienza
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 248
«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».
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