Primo Levi raccontato da Tesio tra l'etica della ragione e il male

«"Se questo è un uomo" di Primo Levi rimane un testo fondamentale per capire cos'è stata la Shoah e cos'è stato Auschwitz, l'antro del mostro nazista, il paradigma della macchina dello sterminio. Alla figura del chimico e scrittore torinese, morto suicida nel 1987, Giovanni Tesio ha dedicato, tra l'altro, il saggio, fresco di stampa, "Primo Levi. Il laboratorio della coscienza" (Interlinea). Ne parlerà sabato pomeriggio alla Biblioteca Ricottiana di Voghera (ore 16), con il coordinamento di Guido Conti, scrittore e critico parmense.»
LEGGI L'ARTICOLO Primo Levi
Il laboratorio della coscienza
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 248
«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».
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