Quando cantare il mutar sesso è un «dolore minimo»
«Scrive Dacia Maraini nella prefazione che "il suo continuo essere e non essere quel corpo, vedersi diventare a poco a poco un'altra persona, la gioia, la sorpresa e anche il senso di vuoto di
quella nuova nascita, è raccontato col ritmo serrato e affascinante della sua dolente lingua poetica". Il "dolore minimo" del titolo esprime la complessa condizione transessuale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare di caso letterario dell'anno [...]»
Dolore minimo
di Giovanna Cristina Vivinetto
editore: Interlinea
pagine: 148
Il diario in versi di una giovane poetessa transessuale, Giovanna Cristina Vivinetto abbatte un tabù culturale con la poesia
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