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Tesio esplora e svela tutti i mondi di Levi oltre Auschwitz

Recensione di: Primo Levi
30.12.2021
Primo Levi

Da "La Repubblica Torino", Maurizio Crosetti su Primo Levi. Il laboratorio della coscienza di Giovanni Tesio

«La luce e l'abisso di un classico irrinunciabile, e non soltanto perché testimone della Shoah. La chiarezza e l'angoscia. L'ordine della letteratura che prova a governare il caos. Tesio affronta, nel suo saggio, i temi più importanti dell'opera di Primo Levi, nel senso della scrittura ma anche dell'esistenza. Pulsa in queste pagine una profonda consuetudine alla lettura di Levi, diremmo alla frequentazione quotidiana: come quando Giovanni e Primo si incontravano nella casa dello scrittore, in corso Re Umberto, e Levi consegnava la sua eloquente timidezza all'amico perché ne nascesse una biografia autorizzata. Il suicidio di Levi interruppe purtroppo quegli incontri. Giovanni Tesio è stata una delle ultime persone a parlare con Levi, prima del tuffo nel vuoto in quel sabato di aprile del 1987. E l'ultimo capitolo del libro affronta proprio il tema del suicidio dello scrittore. Un gesto, se poi davvero le cose andarono così, che Tesio interpreta come impulso immediato, non una scelta covata e ponderata nel tempo ma una decisione dell'ultimo istante. Come per Anna Karenina, che non andò alla stazione decisa a gettarsi sotto il treno. Così affine al suo amico e maestro, Giovanni Tesio racconta la dimensione di medietà di Levi per narrare l'ottimismo moderato e relativo di un testimone che conobbe il fondo del pozzo, ma non soltanto di questo nutrì la sua opera letteraria e poetica.»

Primo Levi

Il laboratorio della coscienza

di Giovanni Tesio

editore: Interlinea

pagine: 248

«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».

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