Allo stand della casa editrice novarese un viaggio tra l’attualità delle parole dei classici con il saggio di Roberto Andreotti Virgilio è urgente, la riscoperta delle pagine più belle di Jane Austen nel 250° dalla nascita, le testimonianze di fede di Enzo Bianchi e di Natale di guerra a Gaza. Editori ospiti Edizioni Santa Caterina e Educatt.
Interlinea torna alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi” al Centro Congressi La Nuvola di Roma, dal 4 all’8 dicembre 2025, allo stand G57, con le novità della collana "Nativitas", l'unica in Italia dedicata al Natale, gli ultimi titoli di saggistica e poesia, gli illustrati per bambini e ragazzi e i longseller più amati del catalogo dell’editore novarese.
Venerdì 5 dicembre alle ore 17,30 in sala Antares Roberto Andreotti, giornalista con formazione da antichista, presenta Virgilio è urgente. Lettori moderni dei classici, in dialogo con il critico Valerio Magrelli eil latinista Fabio Stok.
LE NOVITA' DI NATALE IN FIERA
In anteprima saranno disponibili in fiera le novità dedicate a Natale, nelle collane "Nativitas" e, per i più piccoli, "Le rane piccole".
I miei Natali Regency raccoglie le pagine natalizie più belle di Jane Austen, per celebrare il 250° anniversario dalla nascita, proprio pochi giorni prima di Natale, il 16 dicembre 1775. Per la famosa scrittrice inglese, antesignana del genere romance oggi tanto di moda, il 25 dicembre resterà sempre un momento magico, grazie anche alla sua grande famiglia che si riuniva in quel periodo concentrando incontri e visite. Le lettere alla sorella Cassandra, vicina d’età, testimoniano sentimenti e attese durante le feste, tra giochi, segreti, banchetti e balli. Un’antologia dei suoi romanzi propone pagine indelebili su questi pranzi con tacchino e pudding al centro e sui lavori che richiedeva l’organizzazione. Con illustrazioni originali d’epoca, a cura di Linda Poncetta.
Il senso del dono. Alla ricerca del Natale perduto di Enzo Bianchi,monaco laico e scrittore seguitissimo, viene presentato dall’autore stesso comeuna lettura per «entrare di più nel mistero dei misteri, quello del Dio che si fa uomo». I testi raccolti, tra ricordi d’infanzia in campagna, prime esperienze spirituali e riflessioni sulla crisi contemporanea di tutti noi e della Chiesa stessa, sono pagine di speranza, fede e solidarietà, grazie alla capacità della festa più amata di adattarsi e rielaborare tradizioni diverse. «La festa del Natale ha assunto un significato antropologico universale, è la festa della nascita e della novità, della fragilità della vita umana e della sua vocazione all’eternità».
Enzo Bianchi, nato nel 1943 a Castel Boglione, in provincia di Asti, è un monaco e saggista italiano. Ha fondato la comunità monastica di Bose nel 1965 e ora è monaco presso la Casa della Madia, ad Albiano di Ivrea. Dopo aver avviato gli studi di economia all’Università di Torino, ha scelto la vita monastica, con un’intensa attività di predicazione e scrittura. Ha partecipato come esperto a diverse assemblee generali del Sinodo dei vescovi. Tra i libri più famosi di padre Bianchi, Il pane di ieri (Einaudi, Torino 2008), Perché avete paura? (Mondadori, Milano 2011), La vita e i giorni. Sulla vecchiaia (il Mulino, Bologna 2018).
Natale di guerra a Gaza raccoglie interviste, omelie e immagini, con testi del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e di papa Francesco, a cura di Valerio Rossi e Ibrahim Nino. Un progetto editoriale il cui ricavato sarà devoluto alla parrocchia di Gaza.
«Qui Dio piange con gli occhi dei bambini» ha detto padre Gabriel Romanelli, di recente ferito negli attacchi alla chiesa cattolica di Gaza. È una terra devastata dal dolore e dalla morte. Qual è il senso del Natale in una situazione di questo genere in cui tutto sembra portare alla disperazione? Sono raccolte in queste pagine testimonianze che ci giungono dalla città di Gaza, dove nonostante tutto non si vuole cedere alla disperazione. È una piccola comunità sempre all’opera quella che vive il ricordo della natività in questa città, sostenuta dalla certezza – espressa dal patriarca Pizzaballa – che «un bambino è nato per noi e ha riempito di speranza la storia e il mondo intero» e che «dobbiamo custodire i nostri cuori per essere capaci di ricostruire».
Le parole di Papa Francesco sono protagoniste anche della nuova edizione di Dacci la grazia della tenerezza. Sullo spirito del Natale a cura di Marco Andreolli e Valerio Rossi, nella traduzione di Marina Vaggi. Un libro dedicato alla tenerezza, la carezza di Dio, espressioni che ritornano più volte nei discorsi e scritti che, in occasione del Natale, il cardinale Bergoglio rivolge al suo popolo di Buenos Aires. Un invito a ridestare nel cuore lo stupore davanti alla promessa che quel bambino, il figlio, sarà compagno nel cammino, sarà sempre accanto a ogni uomo per lenire il dolore delle sue piaghe. L'annuncio di un Dio vicino, che "si innamora della nostra piccolezza, che si fa tenerezza per accarezzarci meglio".
NUOVE EDIZIONI STRENNA
Tornano anche due classici del catalogo di Interlinea:
La croce sui girasolidi Aldo Del Monte in una nuova edizione con le lettere di guerra dell’autore, la presentazione del generale Francesco Paolo Figliuolo e con una lettera di Don Carlo Gnocchi.
«C’è un campo di girasoli, poi c’è un’altura sempre battuta dal vento; ecco, appena a valle, c’è il cimitero» ricorda il cappellano militare Aldo Del Monte nel suo tragico diario della ritirata di Russia durante l’ultima guerra, uno dei più intensi della nostra letteratura accanto al Sergente nella neve di Rigoni Stern e alle Centomila gavette di ghiaccio di Bedeschi. Al giovane reduce, rimasto ferito gravemente, un medico prescrive di consegnare alla scrittura l’angoscia di quell’esperienza nel «vallone della morte», per tentare di liberarsene. E lo pubblica pochi mesi dopo la fine della guerra.
Don Aldo, nato a Montù Beccaria nel 1915, ordinato sacerdote alla vigilia del secondo conflitto mondiale, sarà amatissimo vescovo di Novara dal 1972 e uno dei protagonisti del rinnovamento del Concilio Vaticano II; trascorre gli ultimi anni nel paese di Massino Visconti affacciato sul lago Maggiore e dal 2005 riposa nel cimitero dell’abbazia benedettina dell’isola di San Giulio a Pella, in riva al lago d’Orta.
IL NATALE PER PICCOLI LETTORI
In La piccola Yuki e la figlia di Babbo Natale Fabrizio Silei racconta, e illustra, una storia natalizia originale e provocatoria. Quando la piccola Yuki scrive la sua lettera a Babbo Natale non s'immagina certo quel che sta succedendo al Polo Nord: Babbo è andato in pensione, lasciando tutto in mano al nipote Juniper, che però è più interessato al guadagno che al vero spirito natalizio. Riusciranno Babbo e sua figlia Natalie ad aggiustare le cose?
Questa favola affronta in modo delicato e divertente temi importanti e attuali come l’uguaglianza di genere, sfidando la tradizione che vede il ruolo di Babbo Natale come prettamente maschile, ma anche i pericoli nascosti dietro le logiche dell’efficienza e del guadagno a tutti i costi.
Fabrizio Silei (Firenze, 1967) ha lavorato per anni come sociologo, dedicandosi soprattutto alle tematiche dell’identità e della memoria. Scrittore e artista, ha pubblicato con i maggiori editori e i suoi romanzi per ragazzi hanno ricevuto nel corso degli anni numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Andersen nel 2012 con Il bambino di vetro e poi ancora nel 2014 come miglior autore e il premio Bancarellino nel 2024.










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