Verga dubitava del successo de "I Malavoglia"
«So anch'io che il mio lavoro non avrà un successo di lettura, e lo sapevo quando mi son messo a disegnare le mie figure col proposito artistico che tu approvi. Il mio solo merito sta forse nell'avere avuto il coraggio e la coscienza di rinunziare ad un successo più generale e più facile, per non tradire quella forma che sembrami assolutamente necessaria". Così scriveva lo scrittore Giovanni Verga (1840-1922) a proposito del suo romanzo I Malavoglia, subito dopo la pubblicazione da parte dell'editore Treves ed aver ricevuto le prime recensioni, in una lettera indirizzata al critico letterario milanese Felice Cameroni il 27 febbraio 1881».
Carteggi con Felice Cameroni, Salvatore Farina e Ferdinando Martini
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: XLIV + 180
Il presente volume offre insieme i carteggi di Verga con tre alti rappresentanti della critica militante italiana, attivi su fronti distanti, anche opposti, nella cruciale stagione delle polemiche sul realismo nell’arte, destinate a mutare profondamente il nostro sistema letterario: Cameroni, Farina e Martini rappresentano tre differenti voci ben rappresentative dell’ampio dibattito sul realismo che soprattutto tra gli anni settanta e ottanta dell’Ottocento si consuma sulle pagine delle riviste italiane e che, nella diversità delle posizioni, li vede cooperare alla rifondazione della letteratura nazionale. Sono tra i primi recensori dei romanzi di Verga e instaurano con lo scrittore un rapporto che, diventato presto di affettuosa amicizia, influì più o meno direttamente sulla sua visione dell’arte.
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