Piermario Ferrari
Titoli dell'autore
Ad-Dio
Meditazioni antropologiche
di Piermario Ferrari
editore: Interlinea
pagine: 120
Il titolo stesso Ad-Dio è il logos che lega insieme le pagine di questo libro, non sovrabbondanti in numero, ma dense nel concetto e forse un po’ impegnative. L’autore (teologo e filosofo che dopo decenni di insegnamento vive un’esperienza eremitica) sembra sia stato mosso da due convinzioni: in primo luogo che il pensiero alto e non banalizzante abbia il compito di rinfrancare la mente e l’animo, oggi più che mai; in secondo luogo che la nostalgia di un pensiero più unito e meno frammentato, che senza dispotismi torni ad abbracciare la realtà, sia un’esigenza irrinunciabile. Un invito, insomma, a un pensare che dialoga e ricerca, che cammina e si mette in viaggio, e che per fare questo deve essere pronto a lasciare quel che è effimero per aprirsi al Tutto. Un pensiero, in questo senso, capace di dire “ad-Dio”.
Passioni per il pensiero
Dialoghi e percorsi
di Piermario Ferrari
editore: Interlinea
pagine: 192
«In questa sua nuova opera Piermario Ferrari lascia trasparire la sua ormai ricca esperienza di docente, di educatore al servizio della Chiesa e della stessa vita della polis nel senso più ampio del termine. Egli propone un percorso davvero stimolante e interessante. Già illuminante per addentrarsi nella sintassi del pensiero è lo stesso titolo: Passioni per il pensiero. Dialoghi e percorsi. L’autore parla di “passioni” e giustamente: la storia del pensiero è attraversata da infinite striature che disegnano dialoghi e percorsi. Ma forse è ancora più pertinente l’uso del singolare, “passione”; e non è fuori luogo oggi riparlare di passione di fronte al mistero sempre chiaro-scuro della verità. La passione appartiene ai cultori dell’intelligenza e del cuore, che non mancano neppure in questa temperie culturale, nonostante i luoghi comuni che sembrano dire il contrario; appartiene all’autore di questo libro, al quale l’acribia speculativa è da sempre connaturale; e appartiene, si spera, a chi legge. L’antropologia sembra essere l’ordito su cui viene costruito il discorso complessivo di Ferrari, in cui emergono figure, non solo con il vigore speculativo della ragione, ma con la patente personale di una sorprendente testimonianza, voci fuori dal coro, con il loro originale contributo dal sapore profetico. Basti pensare a Bontadini, a Mounier, a Giorgio La Pira. Perciò anche questo libro è una testimonianza e un dono per attrezzarsi nel contesto di una cultura della complessità e del soggettivismo esasperato» (dalla presentazione di Enrico Masseroni).