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BCM25 - Gli scrittori sono affamati? Dialogo sulla narrativa dei cannibali

Quando

martedì 11 novembre 2025
dalle 15.30 alle 16.30
Presentazione di "Jack e gli altri. Letteratura generazionale di fine millennio" di Alberto Carli, nell'ambito di Bookcity Milano 2025.
BCM25 - Gli scrittori sono affamati? Dialogo sulla narrativa dei cannibali

Con Alberto Carli, Silvia Ballestra, Alessandro Zaccuri e Giuseppe Lupo

Nell’ambito del corso di Teoria e storia della modernità letteraria (laurea magistrale in Filologia moderna), si terrà la presentazione del volume Jack e gli altri. Letteratura generazionale di fine millennio di Alberto Carli, docente dell’Università degli Studi del Molise, dedicato alla narrativa italiana degli anni Novanta. Il saggio indaga il fenomeno della letteratura generazionale, da Jack Frusciante agli Antò e agli scrittori cannibali, mettendo in luce i legami con la cultura pop, la musica, la televisione e il cinema dell’epoca. Dialogheranno con l’autore Giuseppe Lupo, docente di letteratura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la scrittrice Silvia Ballestra e lo scrittore Alessandro Zaccuri.

A cura di Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita – Francesco Mattesini”.

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Jack e gli altri
Letteratura generazionale di fine millennio
Alberto Carli
Un saggio originale sul fenomeno della letteratura generazionale degli anni novanta tra Jack Frusciante, gli Antò e gli scrittori cannibali. Sono numerosissimi i rimandi, le citazioni, le allusioni e, in generale, gli strumenti culturali del panorama pop adottati da una narrativa capace di raccontare al proprio pubblico la percezione condivisa di un tempo colto al presente. Corrono tra le pagine gli insegnamenti di Pier Vittorio Tondelli e di Enrico Palandri, raccolti da Silvia Ballestra, Enrico Brizzi e Giuseppe Culicchia con una multilingua del tutto letteraria, mutuata anche dai titoli dei film, dalla pubblicità, dai palinsesti televisivi, dai telefilm americani, dai cartoni animati, dai fumetti e dalla musica (punk, rock, pop…). La parola narrativa del postmoderno si fa poco più tardi lingua cannibale, che divora il mondo delle merci dal quale trova origine, affinando accorgimenti costruttivi del testo e un passo narrativo capaci di elevare la caricatura e la neo-realtà elettronica di fine millennio a verità.


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