Un saggio originale sul fenomeno della letteratura generazionale degli anni novanta tra Jack Frusciante, gli Antò e gli scrittori cannibali. Sono numerosissimi i rimandi, le citazioni, le allusioni e, in generale, gli strumenti culturali del panorama pop adottati da una narrativa capace di raccontare al proprio pubblico la percezione condivisa di un tempo colto al presente. Corrono tra le pagine gli insegnamenti di Pier Vittorio Tondelli e di Enrico Palandri, raccolti da Silvia Ballestra, Enrico Brizzi e Giuseppe Culicchia con una multilingua del tutto letteraria, mutuata anche dai titoli dei film, dalla pubblicità, dai palinsesti televisivi, dai telefilm americani, dai cartoni animati, dai fumetti e dalla musica (punk, rock, pop…). La parola narrativa del postmoderno si fa poco più tardi lingua cannibale, che divora il mondo delle merci dal quale trova origine, affinando accorgimenti costruttivi del testo e un passo narrativo capaci di elevare la caricatura e la neo-realtà elettronica di fine millennio a verità.
Biografia dell'autore
Alberto Carli
Alberto Carli è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi del Molise. I suoi interessi di ricerca vertono soprattutto sui rapporti tra letteratura e scienza, con particolare riferimento alla storia della medicina e all’antropologia. Si è inoltre occupato di fiabe tradizionali e letterarie, del rapporto tra oralità e scrittura, di letteratura per l’infanzia e di letteratura generazionale di fine Novecento. Curatore della Collezione Anatomica Paolo Gorini (ASST, Lodi), oltre a numerosi saggi su riviste specialistiche, ha pubblicato Anatomie scapigliate. L’estetica della morte tra letteratura arte e scienza (2004), Prima del «Corriere dei Piccoli» (2007), Paolo Gorini. La fiaba del mago di Lodi (2009), L’ispettore di Mineo. Luigi Capuana tra letteratura per l’infanzia, scuola e università (2011), L’occhio e la voce. Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini tra letteratura e antropologia (2018).