Angelo Gaccione, conversazione sulla scrittura poetica oggi
Da "Affaritaliani.it", Giovanni Bonomo su Spore di Angelo Gaccione
«Bonomo: Senta, Gaccione, ma in fondo a cosa serve la poesia oggi?
Gaccione: Accogliendo la provocazione della sua domanda potrei risponderle, altrettanto provocatoriamente, a nulla. E tuttavia resta un nulla assolutamente indispensabile: come la musica. Riesce ad immaginarsi la nostra civiltà occidentale senza la musica?»
Spore
di Angelo Gaccione
editore: Interlinea
pagine: 88
«Esatti come proverbi» ha definito questi componimenti Alessandro Zaccuri, costruiti con effetti di straniamento che sconfinano non di rado nella rivelazione. A sua volta lella costa ne sottolinea la sonorità e lo sguardo sempre consapevole. Spore si rivela una lettura «umanissima e sapienziale, capace di toccare la parte più sensibile e profonda del lettore».
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