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Aspetti della poesia di Domenico Camera

Recensione di: Le carte della vita
01.03.2024
Le carte della vita Da "Xenia. Trimestrale di letteratura e cultura" 1/2024 pp. 83-103, Franco Zangrilli su "Le carte della vita" di Domenico Camera

«Lo sguardo di Camera sul nostro mondo ha un crescendo drammatico e pessimistico; critica duramente l'indole dell'uomo che non conosce l'evoluzione delle civiltà e quindi della storia e, se non coltiva la memoria e non si educa, continua a vivere nel buio e a compiere gli stessi sbagli. [...] La produzione poetica di Camera è pregna di parecchi argomenti che hanno il taglio della storiella, del racconto, della favola, che comunicano messaggi importanti alle generazioni del presente e del futuro.»


Le carte della vita

Poesie 1960-2013

di Domenico Camera

editore: Interlinea

pagine: 416

Con il titolo emblematico Le carte della vita Domenico Camera ci consegna la sua intera opera poetica che, vasta e meditata insieme con signorile misura, si distende per oltre mezzo secolo, dal 1960 al 2013, dalla trilogia giovanile che costituisce il “primo tempo” di essa (Su questa terra, La stessa strada e Frecce di carta), attraverso l’“intermezzo” di Qualche segno, all’importante trilogia della maturità che ne costituisce il “secondo tempo” (Cronaca di un passaggio, La pietra e le nuvole e Canti della Pietra marcia). Un’opera poetica che, con tratti di spiccata personalità e originalità, nella sua pronuncia asciutta ed essenziale, è cresciuta nel solco della grande tradizione ligure del Novecento, da Camillo Sbarbaro a Eugenio Montale, da Giorgio Caproni a Adriano Guerrini, che di Camera è stato, non casualmente, amico e maestro (Paolo Zoboli).

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