Di notte...le voci del presepe
«Delizioso. E non buonista: buono. E sincero. Andrea Kerbaker, scrittore garbato quanto inarrestabile, ha regalato ai suoi lettori un nuovo libro. Una favola contemporanea. Ricorda a se stesso: "Una sera di dicembre, a notte inoltrata, sei entrato in salotto. E hai sentito le parole. Quelle che arrivavano erano le voci del presepe: di buon umore, arrabbiate, tristi, perfino disperate. Chissà se dopo quella sera silenziosa avresti potuto captarle ancora". Vocine che raccontavano storie. La pecorella sbagliata, l'angelo di nome Giuda… Ne è nato "Vite da presepe", appena edito da Interlinea.»
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Che cos'è il Natale oggi?
"Penso sia ancora una bella festa, non rovinata dal consumismo. Io il 25 dicembre mi sento in pace con il mondo. E credo che il mondo sia in pace con se stesso".
Anche il 26?
"Ma sì… Almeno per tutto il periodo delle feste. Sarà che non si lavora, che si esce dalla routine… E lo dico io che sono fortunato: il mio lavoro è anche divertimento".
Vite da presepe
di Andrea Kerbaker
editore: Interlinea
pagine: 128
Aprire questo libro è come trovarsi nel bel mezzo di una notte di dicembre, quando le statuine di un presepe di casa narrano la propria storia. Sono piccole tranches de vie che non assomigliano affatto all’agiografia del presepe spesso retorica e buonista. C’è “la pecorella sbagliata”, che arriva da un gioco per bambini e irrompe in mezzo alle eleganti colleghe del presepe, il ladro destinato a incontrare Gesù, la statuina del panettiere con troppo fiuto per gli affari, le lavandaie con le loro storie, il re mago destituito e persino un postino. Ironia e tenerezza fanno assaporare, in una lettura che non ha fretta, il gusto dolce, antico e sempre nuovo, del Natale, con molti spunti di attualità.
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