E Felicita trovò la felicità nelle rose di Van Gogh
Da “Il Giorno”, Gian Marco Walch, Milano, su Viaggio ad Arles di Carlo Alberto Carutti
«Una Felicita che spera, si sforza di non disperare mai e alla fine la raggiunge. La felicità. […]"Viaggio ad Arles", edito da Interlinea, è un bel romanzo, per nulla banale, anzi, "sorprendente", come lo definisce nella prefazione Fulvio Panzeri, critico di valore. Sorprendente come il suo autore, Carlo Alberto Carutti, debuttante nella narrativa a novantun anni, anzi, come sottolinea lui stesso, novantuno e mezzo, una lontanissima laurea in ingegneria, una vita, tuttora attiva, da imprenditore».
«Una Felicita che spera, si sforza di non disperare mai e alla fine la raggiunge. La felicità. […]"Viaggio ad Arles", edito da Interlinea, è un bel romanzo, per nulla banale, anzi, "sorprendente", come lo definisce nella prefazione Fulvio Panzeri, critico di valore. Sorprendente come il suo autore, Carlo Alberto Carutti, debuttante nella narrativa a novantun anni, anzi, come sottolinea lui stesso, novantuno e mezzo, una lontanissima laurea in ingegneria, una vita, tuttora attiva, da imprenditore».
Viaggio ad Arles
di Carlo Alberto Carutti
editore: Interlinea
pagine: 180
La felicità piena e irragionevole riservata forse ad ogni vita s’incontra in queste pagine nella storia di un personaggio il cui nome non è casuale, Felicita.
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